La scrittrice Dacia Maraini incontra gli alunni del Diaz
Spunti di riflessione sugli aspetti e sulle tematiche dei suoi scritti
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CASERTA - Accolta dal Preside e dai docenti in un clima di grande emozione, la nota scrittrice ha poi regalato alle alunne e agli alunni del Diaz momenti intensi di riflessione sugli aspetti e sulle tematiche dei suoi scritti.
La cronaca dell'evento
Il Preside Luigi Suppa ha aperto i lavori di questa mattinata letteraria ringraziando il direttore Luigi Ferraiolo per la collaborazione con Un borgo di libri e i docenti che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento e, rivolgendosi a Dacia Maraini “Oggi è un onore per noi poter ospitare una protagonista della Storia letteraria italiana. Si fa tanto per promuovere le discipline scientifiche e tecniche ed è anche giusto, ma certamente questo non deve andare mai andare a scapito delle discipline umanistiche. La lingua e la letteratura italiana in particolare hanno una funzione educativa fondamentale e vanno maggiormente tutelate. E questa platea di giovanissimi lettori ne è la dimostrazione.”
Infatti, i ragazzi sono stati attentissimi cercando di carpire il più possibile dalla presenza della scrittrice che, dopo le letture di passi tratti dalle sue opere, ha instaurato un dialogo con i ragazzi riflettendo su temi come la guerra e, quindi, la fame e le sofferenze, sull’amore e sull’amicizia. Soprattutto sull’amicizia che la legava a Pier Paolo Pasolini di cui ha svelato l’intima dolcezza lontana dai toni del provocatore che per le sue verità aveva tanti nemici.
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Le parole della Maraini
“La letteratura educa ai sentimenti e anche la Storia è importantissima – ha detto ai ragazzi la Maraini- leggere è conoscere, viaggiare, attraverso i comportamenti dei personaggi e lo svolgersi delle dinamiche degli eventi si cresce in maniera più consapevole”
La docente Arianna Quarantotto ha, poi, introdotto le letture a cura degli alunni Mericla Sacco II E; Sofia Della Valle III E; Chiara Torone V A; Nino Zompa V L e ha moderato il dibattito che si è sviluppato dalle domande.
In chiusura una sorpresa: il prof. Gianni Aversano ha cantato “Era de maggio” e la poesia di Pasolini “Che cosa sono le nuvole?” musicata da Modugno.
Bella, vivace e aperta, la scrittrice Maraini ha emozionato docenti e alunni che ricorderanno per sempre la dolcezza e l’interesse con cui ha dialogato con loro.