antica cittadella
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MARCIANISE (Lucia Sforza)- La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da Giuseppe Cutillo, titolare di una concessionaria, confermando la condanna a 4 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale in concorso col padre Ottavio.

Le accuse: sottrazione di libri contabili e distrazione di beni

Secondo le indagini, Cutillo avrebbe sottratto e occultato i libri contabili della società e distratto un ramo di azienda, cedendolo alla Cutillo Car Service srl per 163.333 euro, operazione avvenuta prima del fallimento della Acconcia Car Service srl.

Il ricorso e la decisione della Suprema Corte

Il ricorso presentato dalla difesa contestava l’attribuzione del ruolo di amministratore di fatto e la mancanza di esercizio concreto delle funzioni. La Cassazione lo ha dichiarato inammissibile, rilevando la condotta ostruzionistica verso il custode giudiziario e il coinvolgimento nella sottrazione delle scritture contabili.

Un caso emblematico di reato finanziario

La vicenda conferma l’attenzione della giustizia verso i reati di bancarotta fraudolenta e ribadisce la necessità di una gestione trasparente e corretta delle imprese per evitare conseguenze penali gravi.