Alcol di contrabbando spacciato per disinfettante: sequestrati 24mila litri
Nell'inchiesta è coinvolto anche un laboratorio sito tra Maddaloni e Marcianise

MADDALONI/MARCIANISE – C’è anche un laboratorio sito tra Maddaloni e Marcianise tra quelli coinvolti nell’inchiesta della Guardia di Finanza sull’alcol di contrabbando.
Il maxi sequestro
Le Fiamme Gialle sono entrate in azione bloccando ben 24.000 litri provenienti dalla Polonia spacciati per disinfettante, intercettati da una pattuglia di Treviso in servizio al casello autostradale di Roncade. Il che ha portato alla denuncia per il reato di contrabbando dei tre responsabili, al sequestro dell'alcol e del camion che lo trasportava.
L'alcol, entrato in Italia dal valico di Tarvisio, risultava acquistato da una società di Reggio Calabria ed era destinato a una località del foggiano. Una falsa documentazione diceva che si trattava di disinfettante. I reati contestati ai tre indagati, di cui due di nazionalità polacca e un italiano residente in provincia di Reggio Calabria, sono la sottrazione all'accertamento e al pagamento dell'accisa (quantificata in euro 225.000), nonchè l'irregolarità nella circolazione di prodotti sottoposti ad accisa.
Le indagini
Le indagini avviate dopo il fermo del camion hanno poi permesso di accertare che, prima del carico sottoposto a sequestro, la stessa società di trasporto polacca aveva effettuato ulteriori tre consegne illecite di alcol etilico di contrabbando, per un totale di 72.000 litri (cui corrispondono 750.000 euro di accise evase) spediti in località situate tra le province di Bari, Napoli e Reggio Calabria. L'alcol etilico sarebbe stato verosimilmente utilizzato per produrre illegalmente whisky, grappe, limoncelli, liquori, gin, vodka, distillati, e altro. Per la Gdf "evidenti sono le analogie con le recenti operazioni concluse, nel luglio del 2024 e nei primi giorni del maggio del 2025", e sempre dai finanzieri di Treviso, con 22 denunciati, di cui uno arrestato per traffico di superalcolici, con l'accertamento di accise e Iva evase, tra 2022 e 2024, per 13 milioni di euro, e il sequestro di tre laboratori le province di Foggia, Napoli e Caserta.