Omicidio Magrino, chiuse le indagini sul delitto: si attende il processo
L'unico imputato del delitto è l'imprenditore reo confesso Pagliaro
CELLOLE/MONDRAGONE – Siamo ormai ad un punto di svolta importante dell’omicidio di Luigi Magrino, 41enne di Cellole, ma residente a Formia, avvenuto l’aprile scorso in un’area di servizio Agip a Mondragone
Chiuse le indagini
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha infatti chiuso le indagini sul delitto che vede come unico imputato il reo confesso Giancarlo Pagliaro, 67enne di Mondragone. Adesso si aspetta solo la richiesta di processo a carico dell’imprenditore.
Il racconto di Pagliaro
I due, ha raccontato Pagliaro in una prima dichiarazione ai carabinieri, si erano incontrati per risolvere alcuni contrasti pendenti da tempo; in particolare l'imprenditore ha riferito che Magrino voleva estorcergli del danaro nell'ambito di una vicenda nata alcuni mesi prima, e si era presentato all'incontro con una pistola in vista, posta tra i due sedili. Quando Magrino avrebbe minacciato di uccidere i suoi figli, Pagliaro avrebbe preso la pistola sparando dal basso verso l'alto, e colpendo il 41enne al collo, poi l'avrebbe continuato a colpire al capo mentre era agonizzante, probabilmente con il calcio della pistola. Un testimone e un carabiniere libero dal servizio che stava prendendo il caffè al bar di fronte al distributore sono subito intervenuti; sul posto sono poi arrivati i carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, che hanno fermato Pagliaro, totalmente alterato e sotto choc, portandolo in caserma.
Stando alle verifiche, la vittima sarebbe un pluripregiudicato per truffa ed estorsione con un profilo Facebook piuttosto particolare, che riporta come foto principali quella del capoclan dei Casalesi Michele Zagaria e dell'ex esponente dei Nar e della Banda della Magliana Massimo Carminati, condannato nel processo noto come "Mafia Capitale".





