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Minacce di morte all'ex moglie
Minacce di morte all'ex moglie

REGIONALE (Lucia Sforza) - Un uomo di Bonito, nel Sannio, è tornato in carcere con l'accusa di atti persecutori aggravati (stalking) ai danni della sua ex moglie. L'azione è stata eseguita ieri dai Carabinieri della locale Stazione, su disposizione della Procura della Repubblica di Benevento, che ha coordinato le indagini su una serie di gravi minacce e comportamenti vessatori.
Il provvedimento cautelare, emesso dall’Ufficio GIP del Tribunale di Benevento, ha portato all'applicazione della misura della custodia cautelare in carcere per il 53enne.


Stalking aggravato: l'ex marito torna in carcere dopo minacce di morte


Il destinatario dell'ordinanza è un uomo di Bonito che era tornato in libertà da pochi mesi, dopo aver scontato un lungo periodo di detenzione per precedenti e gravi reati contro la persona. Questo dettaglio ha aggravato la situazione, evidenziando una potenziale recidiva e una pericolosità sociale elevata.
Dalle indagini scrupolose condotte dai militari dell'Arma, è emerso un quadro probatorio schiacciante che conferma le condotte vessatorie e minatorie commesse dall'uomo nei confronti dell'ex coniuge. È fondamentale sottolineare che le molestie e le minacce avvenivano nonostante la relazione coniugale fosse stata interrotta da molto tempo, ben prima del precedente arresto dell'uomo.


 

Il 53enne è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare per atti persecutori


Le dichiarazioni della vittima, la ex moglie, hanno delineato una situazione di profondo timore e costante ansia. Tra le condotte più inquietanti e gravi emerse nel corso degli accertamenti giudiziari vi sono:
 -Minacce di morte esplicite e dirette nei confronti della donna.
- Appostamenti costanti nei pressi dell’abitazione dell'ex coniuge, generando un clima di terrore e limitando pesantemente la libertà e la sicurezza della vittima.
Le dichiarazioni della vittima sono state sottoposte a rigorosi riscontri da parte degli inquirenti, anche attraverso l'ascolto di altri soggetti a conoscenza dei fatti. Tali riscontri hanno pienamente confermato la fondatezza delle accuse.


L’accumulo di prove e la gravità delle condotte hanno portato il GIP del Tribunale di Benevento ad accogliere pienamente la tesi accusatoria prospettata dalla Procura. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata considerata l’unica misura idonea per tutelare l'incolumità della donna e interrompere definitivamente la spirale persecutoria.
L’intervento tempestivo dei Carabinieri, coordinati dalla Procura, è cruciale nel contrasto ai reati di stalking e violenza di genere, garantendo supporto immediato alle vittime.


Nota: Si ricorda che il provvedimento è stato disposto in sede di indagini preliminari. L'indagato, al momento, è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva. Sono ammessi i mezzi di impugnazione contro l'ordinanza.