Vertenza Softlab, vertice al Mimit: tre possibili aziende interessate
Ancora incerto il futuro dei dipendenti che si trovano ora in cassa integrazione
MADDALONI/CASERTA – Nuovo appuntamento al Ministero a Roma per la vertenza Softlab di Maddaloni.
Il vertice
Sigle sindacali e lavoratori si sono recati stamane a Roma per il vertice al Mimit. I rappresentanti sindacali hanno incontrato i dirigenti del Ministero per capire le possibili strade da percorrere per garantire il lavoro a tante famiglie del territorio.
Pochi passi in avanti
“Nonostante qualche passo avanti, la crisi resta profonda e continua a pesare sui lavoratori, che devono ancora ricevere stipendi arretrati. I dipendenti si trovano attualmente in cassa integrazione per cessazione attività, una misura temporanea che finirà a dicembre. È quindi urgente definire una soluzione stabile, che tuteli l’occupazione e garantisca un reddito sicuro. Il Ministero ha illustrato le attività di ricerca in corso per trovare aziende disponibili a subentrare e riassorbire parte del personale.
Tre aziende interessate
Al momento ci sono tre possibili soggetti industriali interessati: due proposti dal MIMIT e uno dalla Regione Campania. I nomi non sono ancora stati resi pubblici, ma le istituzioni assicurano che si tratta di progetti solidi. La Fiom insieme alle altre organizzazioni sindacali ha chiesto che tutto il processo resti sotto la regia del tavolo ministeriale. Serve dare una garanzia occupazionale a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori. E’ stato riconosciuto l’impegno messo in campo finora, dal Ministero ma abbiamo anche chiesto di agire con urgenza perché si rischia di compromettere ulteriormente la situazione già precaria dei lavoratori.