Peculato con le fuel card del Comune: condanna per due dipendenti di Mondragone
Rigettato il ricorso: usavano le carte carburante in modo indebito

MONDRAGONE - La Corte di Cassazione, sesta sezione penale presieduta da Ercole Aprile, ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati da Giuseppe Martello (73 anni) e Elio Fiore Sorrentino (69 anni), entrambi ex dipendenti comunali di Mondragone, confermando così la condanna per peculato continuato.
Il processo
I due erano già stati riconosciuti colpevoli sia in primo che in secondo grado per aver utilizzato in modo illecito le carte carburante fornite loro dal Comune per motivi di servizio. In particolare, Sorrentino operava come autista e Martello come messo notificatore. La Corte d’Appello di Napoli aveva rideterminato la pena in due anni e due mesi di reclusione ciascuno.
Nel ricorso, la difesa sosteneva che non ci fossero né la prova dell'appropriazione indebita né un preciso calcolo dei consumi contestati. Ma la Suprema Corte ha bocciato questa linea difensiva, definendo i ricorsi “manifestamente infondati”.
Le prove raccolte
I giudici hanno ritenuto che le prove raccolte nel corso del processo – in particolare il consumo anomalo di carburante, sproporzionato rispetto ai veicoli in uso (un ciclomotore per Martello e una Lancia Libra per Sorrentino) – confermassero pienamente la tesi dell'accusa.
Con questa pronuncia, la condanna diventa definitiva, mettendo fine a una vicenda che ha avuto ampia eco nella comunità locale e che evidenzia, ancora una volta, la necessità di controlli più stringenti sull’uso delle risorse pubbliche.