antica cittadella
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La vittima Alessio Melillo (a sinistra) e il reo confesso Danilo
La vittima Alessio Melillo (a sinistra) e il reo confesso Danilo

GIOIA SANNITICA – Si è chiuso con una condanna attesa il processo che vedeva imputato Danilo Melillo, il 20enne di Gioia Sannitica, reo confesso dell’omicidio del fratello Alessio di 24 anni e del tentato omicidio dell’altro germano Giovanni di 22 anni.

La condanna

Melillo è stato condannato dalla Corte d’Assise, presieduta da Marcella Suma, a 14 anni di reclusione. Il pm Mariangela Condello aveva chiesto la condanna a 16 anni. 

La tragedia

La tragedia si è consumata quando Danilo si trovava da solo in casa e ha accolto il fratello Alessio. Le ragioni che hanno portato a scatenare la reazione violenta di Danilo rimangono oscure, visto che entrambi i fratelli erano soli al momento dell'incidente. Subito dopo l'omicidio, il terzo fratello, Giovanni, è entrato nell'abitazione, trovandosi di fronte a una scena raccapricciante: Alessio giaceva a terra privo di vita. Non appena ha tentato di comprendere la situazione, Danilo ha colpito anche Giovanni al volto, prima di fuggire nei boschi vicini.

Giovanni, nonostante le gravi ferite riportate, è riuscito a uscire e chiamare aiuto. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Piedimonte Matese e poi al Cardarelli di Napoli, ha subito interventi per una grave ferita maxillofacciale. Nel frattempo, Danilo è stato rintracciato e arrestato; confesso il delitto, attribuendolo a conflitti familiari preesistenti. Il coltello utilizzato, di circa 25 centimetri, è stato recuperato dalle autorità.