antica cittadella
antica cittadella
L'intervento dei carabinieri della Forestale
L'intervento dei carabinieri della Forestale

REGIONALE (Lucia Sforza)- Un vasto e articolato maxi controllo condotto dai Carabinieri Forestali ha interessato l'area del campo rom situato in Via Grimaldi, nel quartiere Poggioreale a Napoli. L'operazione ha portato alla scoperta di una vera e propria centrale di raccolta di materiali di provenienza sospetta e di un impressionante accumulo di rifiuti e illegalità.

In particolare, all'interno di una singola baracca di circa venti metri quadrati, i militari hanno rinvenuto una vasta gamma di materiale elettronico di alto valore:

  • Droni
  • Pannelli solari
  • Luci LED
  • Telecamere

Il valore complessivo del materiale elettronico e delle apparecchiature è stato stimato in circa 10.000 euro.

Accanto all’elettronica, è stato trovato un quantitativo eccezionale di cavi elettrici in rame, che ha raggiunto il peso complessivo di 30 tonnellate, un dato che suggerisce un'intensa attività di ricettazione di questo prezioso metallo, spesso rubato dalle infrastrutture pubbliche. Tutto il materiale è stato immediatamente sequestrato.

 

Maltrattamento di animali e bonifica dei veicoli

Durante le verifiche è emerso anche un grave caso di maltrattamento di animali. I Carabinieri Forestali hanno accertato che una donna di 38 anni teneva un pitbull incatenato all’interno del campo, in condizioni non idonee. L'animale è stato liberato e affidato alle cure dei veterinari dell’ASL competente. In un'altra baracca dismessa è stato trovato un secondo animale, un meticcio, in gravi condizioni igienico-sanitarie, anch'esso messo in sicurezza.

La bonifica dell’area è proseguita con la rimozione di ben dieci veicoli tra auto e furgoni, risultati privi di assicurazione, cannibalizzati (cioè smontati per pezzi) o semplicemente abbandonati e ridotti a carcasse.

 

Sversamento illecito e coinvolgimento di aziende di trasporto

Nel corso del servizio, l'attività dei forestali ha portato a cogliere in flagrante due uomini sorpresi a sversare rifiuti proprio davanti all’ingresso del campo.

I controlli incrociati hanno rivelato un dettaglio allarmante: i due uomini erano dipendenti di una società di trasporti che opera in regime di subappalto per una delle principali e note catene logistiche internazionali. Questo episodio solleva seri interrogativi sulla gestione dei rifiuti da parte di alcune aziende del settore e sui controlli lungo la filiera del trasporto merci.

L'operazione congiunta si è conclusa con l'accusa per i responsabili e la rimozione delle fonti di illegalità, riaffermando il contrasto fermo contro i crimini ambientali e il riciclaggio di materiali.