antica cittadella
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CASERTA - È sempre più drammatica la situazione del playground di via Bartolomeo Sciascia, nella frazione di Briano, dove un’area che era nata per promuovere sport, inclusione e socialità oggi versa in condizioni di degrado avanzato.

Il progetto

Il Comune di Caserta aveva aderito al Programma Straordinario di Riqualificazione Urbana delle Periferie, previsto dal DPCM del 25 maggio 2016, con un bando nazionale finalizzato al contrasto al degrado urbano e al miglioramento della sicurezza nei quartieri periferici. Nell’ambito di questo programma, fu realizzata e inaugurata nel febbraio 2021 un’ampia area verde pubblica attrezzata in via Sciascia, comprendente: due campi da basket recintati, uno spazio con giochi per bambini, vialetti pedonali, alberature e arredi urbani. Un progetto pensato per valorizzare la zona e offrire un punto di ritrovo sano e attivo per giovani, famiglie e bambini.

Nel maggio 2022, l’area sportiva fu oggetto di un restyling estetico promosso dall’allora Forum dei Giovani del Comune di Caserta, che, in collaborazione con alcuni giovani artisti locali, riportò colori e creatività sui muri e sul campo da gioco. Un'iniziativa accolta con entusiasmo, che però non ha avuto seguito né manutenzione.

Il degrado di oggi

“Oggi la situazione è desolante - riferisce Michele Visca attivista e residente della zona - I campi da basket risultano fatiscenti, privi di illuminazione serale, invasi da erba alta, con bottiglie rotte, rifiuti e segni evidenti di atti vandalici. La mancanza di recinzione efficace e di sorveglianza rende il playground accessibile a chiunque, anche a malintenzionati che vi accedono indisturbati nelle ore serali e notturne . Secondo segnalazioni pervenutemi dai residenti, la zona è divenuta luogo di bivacco e consumo di sostanze, rendendola inaccessibile per le famiglie. Rifiuti lasciati sulle panchine e muretti adiacenti. Una situazione di degrado in una zona residenziale della frazione di Briano. Una trasformazione amara per uno spazio nato con le migliori intenzioni, ma che oggi è il simbolo di una mancanza di continuità nella cura e nella gestione del bene pubblico. Chiediamo interventi urgenti: pulizia, manutenzione, sorveglianza e, soprattutto, la riattivazione del progetto sociale che aveva animato l’area”.

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