Comune casertano di oltre 20mila abitanti senza sportello bancario
Il dato emerso dall'analisi sulla desertificazione svolta dal sindacato First Cisl

TRENTOLA DUCENTA – Continua ad essere al centro delle analisi degli esperti del settore, la situazione che si vive a Trentola Ducenta sotto il profilo degli sportelli bancari. A riaccendere l’attenzione è l’analisi del sindacato First-Cisl.
L'analisi del sindacato
I tagli alla rete fisica non hanno investito in modo omogeneo le diverse aree del Paese. Le regioni più colpite sono state Liguria (- 1,2%), Veneto (- 1%) e Friuli Venezia Giulia (- 0,9%). Si rileva un aumento di uno sportello in Calabria e Umbria, in entrambi i casi dovuto a banche di credito cooperativo. Nel primo trimestre dell'anno altri cinque comuni sono rimasti privi di filiali sul loro territorio. Il numero complessivo è salito quindi a 3.386, pari al 42,9% del totale. Continua ad aumentare, spiega la First-Cisl, anche il numero delle persone che non hanno accesso ai servizi bancari o rischiano di perderlo: rispetto al 31 dicembre 2024 sono oltre 11 milioni. Di queste, più di 4,6 milioni (+ 0,2%) vivono in comuni totalmente desertificati; quasi 6,4 milioni (+1,3%) in comuni in via di desertificazione, quelli con un solo sportello.
Nemmeno uno sportello per oltre 20mila abitanti
Si confermano anche le dimensioni rilevanti dei centri colpiti dalla desertificazione: senza sportello un comune con più di 20mila abitanti (Trentola Ducenta, in provincia di Caserta). Per comprendere la reale portata del fenomeno i dati vanno letti in parallelo a quelli sulla diffusione dell'internet banking, ancora modesta: in Italia lo utilizza solo il 55% degli utenti contro una media Ue del 67,2%. Da ciò si evince - spiega il sindacato - che la desertificazione bancaria rappresenta un acceleratore dell'esclusione sociale, soprattutto per le fasce anziane della popolazione, penalizzate dal minor livello di competenze digitali (tra i 65 e i 74 anni solo il 33,9% utilizza l'internet banking contro una media Ue del 44,7%). "Nel complesso la ritirata delle banche dai territori - spiega il segretario generale della First, Riccado Colombani - interessa 100mila persone in più rispetto alla fine del 2024. La situazione sarebbe peggiore, peraltro, se non vi fosse il presidio delle banche di credito cooperativo. In 9 dei 18 comuni parzialmente desertificati l'unico sportello rimasto appartiene ad una Bcc. In questo contesto non può che destare preoccupazione l'ulteriore concentrazione del sistema che si profila come conseguenza delle operazioni di aggregazione in via di definizione, con i probabili riflessi negativi sulle reti di filiali e sulle persone occupate"