antica cittadella
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CASERTA – Al via questa mattina il nuovo anno scolastico in provincia di Caserta. Alunni, studenti ed insegnanti si sono ritrovati dalle 8 di oggi nei cortili degli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

Il calendario

Attese, ansie e speranze sono i sentimenti che i ragazzi, la gioventù della nostra provincia, hanno vissuto stamane varcando nuovamente o per la prima volta la soglia della scuola, tornando tra i banchi.  l’ultimo giorno è previsto per il 7 giugno 2025. La scuola dell’infanzia proseguirà le attività fino al 30 giugno. Ovviamente sono state definiti anche i giorni di chiusura per le festività. A Natale le lezioni saranno sospese dal 23 dicembre al 6 gennaio, mentre per la Pasqua dal 17 al 22 aprile. Tra le altre festività ci sono il 1 e 2 novembre per Ognissanti e la commemorazione dei defunti, il 3 e 4 marzo per il Carnevale, 25 e 26 per la festa della Liberazione, dal 1 al 3 maggio per il ponte della Festa dei Lavoratori ed il 2 giugno Festa della Repubblica. Complessivamente i giorni di lezioni saranno quindi 203 totali. 

Il report sugli edifici scolastici

Ovviamente con la ripresa delle attività scolastiche si torna a parlare delle condizioni degli edifici. Solo il 12% degli edifici scolastici della Campania dispone del certificato di agibilità, solo il 40% ha beneficiato di indagini diagnostiche sui solai negli ultimi 5 anni e appena il 15% ha ricevuto interventi di messa in sicurezza sui solai. Non solo: su 427 scuole in zona sismica 1 e 2, solo 71, il 16%, risulta progettato o adeguato alla normativa antisismica. È quanto emerge 'Ecosistema scuola', il report di Legambiente con i dati relativi al 2024 secondo il quale nella regione "la scuola pubblica continua a restare indietro su sicurezza edilizia scolastica, sostenibilità e servizi. Il report raccoglie i dati di scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado di tre comuni capoluogo (in quanto Salerno e Caserta non hanno risposto in modo sufficiente) che ospitano complessivamente oltre 100mila studenti. In particolare, dice il report, negli ultimi 5 anni sono stati realizzati interventi di adeguamento sismico solo sul 2,4% degli edifici e a preoccupare è in particolare la sicurezza dei solai, il cui crollo è una delle cause principali degli incidenti. Inoltre, nessun edificio ha ricevuto interventi per l'efficientamento energetico: l'adozione di impianti da fonti rinnovabili è ancora troppo marginale (7%), con il 12,6% degli edifici scolastici che hanno una certificazione energetica ma nessun edificio risulta in classe A, mentre ben il 65% si colloca nelle ultime tre classi energetiche (E, F, G). Vanno meglio i servizi scolastici: il tempo pieno è attivo nel 42% delle classi, il servizio mensa è presente nel 64% degli edifici, le strutture sportive sono disponibili nel 66% delle scuole. "Dal nostro monitoraggio - commenta Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania - si evince una scuola pubblica che continua a scontare una fragilità diffusa, che si manifesta in diversi ambiti: dalla sicurezza statica e sismica, alla qualità della manutenzione, dalla presenza di impianti sportivi e aree verdi, fino alla sostenibilità energetica". Per quanto riguarda Napoli, l' indagine ha coinvolto 337 scuole frequentate da circa 81 mila ragazzi. Sui 337 edifici presenti in zona sismica 2, il 95% sono adeguati alla norma tecnica di costruzione antisismica e per tutti è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. Problemi si riscontrano invece sulle norme di sicurezza: solo 25 sono in possesso del certificato di agibilità e 20 hanno quello di collaudo statico. Negli ultimi cinque anni su 125 edifici sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai e in 45 sono stati realizzati interventi di messa in sicurezza, mentre sono 220 gli edifici che necessitano di interventi urgenti di manutenzione straordinaria. Problemi anche per quanto riguarda l'innovazione digitale: solo il 28% degli edifici ha in dotazione una rete wifi, mentre nel 52% è presente una rete cablata.