“L’amore vero non uccide”: Afragola in marcia per ricordare Martina
Oltre duemila persone alla fiaccolata per la quattordicenne uccisa dall’ex fidanzato. La madre: “Dio perdona, io no”

REGIONALE - «L'amore vero non uccide. Ciao Martina». Con queste parole impresse su uno striscione si è aperta, ad Afragola, una commovente fiaccolata in memoria di Martina Carbonara, la quattordicenne vittima di femminicidio, uccisa dall’ex fidanzato diciannovenne, reo confesso. Alla manifestazione hanno preso parte oltre duemila persone.
Il sindaco e i genitori
In testa al corteo, il sindaco di Afragola con lo stendardo del Comune, don Maurizio Patriciello – parroco del Parco Verde di Caivano – e i genitori di Martina. La madre, Enza Cossentino, indossava una maglietta con la foto della figlia. La marcia, partita da piazza Municipio, è stata segnata dal silenzio e dagli applausi spontanei dei cittadini lungo il percorso. Presenti numerose associazioni, parrocchie, scolaresche e amici della famiglia.
Presenti i compagni di scuola
Tra i partecipanti anche gli studenti dell’Istituto Superiore “A. Torrente” di Casoria, frequentato da Martina, accompagnati dalla dirigente Annamaria Orso. Il corteo è giunto fino allo stadio Moccia, vicino al casolare dove è avvenuto l’omicidio, dove si è tenuto un lancio di palloncini bianchi. I ragazzi hanno intonato a gran voce: «Martina vive».
La madre ha voluto rinnovare pubblicamente la sua richiesta di giustizia. A chi le ha chiesto come reagirebbe a un eventuale gesto di pentimento dell’assassino, ha risposto con fermezza:
«Dio perdona, io no. Perché Martina nessuno me la potrà riportare».