antica cittadella
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REGIONALE - È morta come ha vissuto: accanto ai bambini che amava, ai quali aveva scelto di dedicare ogni giorno della sua vita. Domenica Russo, 43 anni, originaria di Napoli e residente a Sesto Calende (Varese), è rimasta uccisa nell’incidente stradale del 19 maggio sulla Pedemontana, all’altezza della galleria di Lomazzo. Lo schianto tra lo scuolabus su cui viaggiava e un mezzo pesante è stato violentissimo. Domenica era seduta nei primi posti accanto all’autista, come sempre, a protezione dei suoi alunni. È morta sul colpo.

Una vita spesa per gli altri

Domenica non era solo una maestra: prima assistente sociale, laureata in Scienze del Servizio Sociale all’Università Federico II di Napoli, aveva lavorato a lungo con famiglie fragili e minori in difficoltà. Poi, la decisione di cambiare strada ma non missione: diventare insegnante, per continuare ad accompagnare la crescita dei più piccoli con dedizione e amore.

Dopo il trasferimento nel Varesotto per motivi familiari, era entrata nel corpo docente della scuola primaria “Pascoli” di Cazzago Brabbia, dove aveva subito conquistato la stima dei colleghi, l’affetto degli alunni e la fiducia dei genitori. Lascia un compagno e una bambina.

Una gita scolastica trasformata in tragedia

Lunedì 19 maggio doveva essere una giornata di festa: una visita al Museo del Cavallo Giocattolo di Grandate, in provincia di Como, con due pullman per accompagnare le classi. Domenica era sullo scuolabus con 35 bambini delle classi prima e quarta. Nessuno poteva immaginare che quel viaggio si sarebbe trasformato in un dramma.

Secondo le prime ricostruzioni, lo scuolabus avrebbe tamponato violentemente un camion, coinvolgendo anche altri quattro veicoli. La maestra è morta all’istante. L’autista è stato portato in ospedale in codice giallo, mentre un bambino di 7 anni è in prognosi riservata. Gli altri piccoli sono quasi tutti illesi fisicamente, ma molto provati dallo shock.

Il dolore di una comunità

A Cazzago Brabbia, la notizia ha paralizzato la comunità scolastica. I genitori si sono ritrovati in piazza e negli ospedali, in attesa di riabbracciare i figli. Anche i bambini dell’altro pullman, che non ha assistito direttamente alla tragedia, sono stati profondamente colpiti.

I colleghi descrivono Domenica come una donna sensibile e appassionata, capace di cogliere ogni sfumatura nei suoi alunni. I genitori parlano di lei come una figura solare e attenta, sempre presente, sempre pronta ad ascoltare. Una maestra, una mamma, una guida, che anche nel momento più drammatico non ha abbandonato il suo posto accanto ai bambini.

Oggi la scuola e l’intera comunità piangono una perdita enorme. Domenica Russo ha lasciato un’impronta profonda, e il suo ricordo vivrà nei cuori di chi l’ha conosciuta e amata.