Fondale troppo basso, imbarcazioni ferme da settimane alla foce del Garigliano
Disagi tra Sessa Aurunca e il basso Lazio: si temono ricadute economiche

SESSA AURUNCA - Alla foce del Garigliano, tra Sessa Aurunca e Minturno, decine di imbarcazioni sono ferme da settimane per l'assenza del via libera al dragaggio.
La motivazione
L'accumulo di sabbia ha ridotto la profondita' del fondale, bloccando la navigazione. L'area, protetta e sito di interesse comunitario, richiede autorizzazioni ambientali ancora in corso, con procedure che coinvolgono enti locali, autorita' marittime e organismi regionali e nazionali.
Le ricadute economiche
Gli operatori lamentano pesanti ricadute economiche. "La situazione e' paradossale - denuncia Vincenzo Stabile, vicepresidente nazionale dei Gruppi di Ricerca Ecologica - con il rischio di un acquitrino malarico e gravi conseguenze sanitarie, economiche e sociali. L'insabbiamento della foce e' esso stesso impattante sugli ecosistemi. Il blocco nasce da documenti mancanti e dalla paura di agire: ora intervenga senza indugio il Prefetto". Secondo amministratori e associazioni, lo stallo rischia di compromettere la stagione turistica in un'area dalle grandi potenzialita' legate alla nautica e al turismo costiero.