antica cittadella
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Vito Taffuri
Vito Taffuri

CALVI RISORTA - «Rinuncio alla VGR, vigilanza generica radiocollegata, una misura di facciata e che non mi garantisce alcuna forma di protezione». 

 

Consigliere del Casertano rinuncia alla vigilanza generica radiocollegata

A dichiararlo è Vito Taffuri, già candidato a sindaco e capo dell’opposizione a Calvi Risorta, e ‘cronista scomodo’ del casertano. «Prefettura e questura, nonostante le mie richieste di aiuto non hanno ritenuto di dover assumere alcuna decisione a mia tutela anche dopo colloqui che mi avevano dato sensazioni diverse - ha spiegato Taffuri - è del tutto evidente che se non ci sono misure di protezione più forti nei miei riguardi lo Stato non ritiene che io corra alcuna forma di pericolo… Se così è, chiedo di essere lasciato in pace, di revocare la VGR, con un atto di coerenza da parte delle istituzioni che, però, devono assumersi la responsabilità di dire che io non sia in pericolo». 

 

 

Vito Taffuri: "Le mie denunce hanno portato al decreto di scioglimento del comune di Calvi Risorta per infiltrazione camorristica"

Il consigliere Taffuri è molto duro. «La VGR non è altro che la foglia di fico per coprire le nudità di un sistema che non funziona - ha sottolineato - nella mia attività di amministratore ho denunciato gli abusi edilizi di una persona ritenuta vicina ai Casamonica, dalla quale sono stato minacciato con l’apertura di un processo. In più, anche grazie alle mie denunce, come viene messo nero su bianco nella relazione del ministero degli interni, si è arrivati al decreto di scioglimento del comune di Calvi Risorta per infiltrazione camorristica. In più circostanze, questo mia attività mi ha portato ad essere oggetto di ‘attenzioni’ da parte di ambienti opachi con minacce ed intimidazioni che ho sempre prontamente denunciato». 

 

Lo sfogo del capo dell'opposizione: “Mi sento solo, abbandonato e non tutelato da quello Stato in cui ho sempre creduto”

Taffuri spiega come la risposta a questi episodi sia la VGR, cioè la vigilanza generica radiocollegata. «In pratica lo Stato ha disposto che una volante passi sotto la mia abitazione fino alle 20 e solo nel mio comune - ha sottolineato Taffuri - come se io una volta attraversato il confine con Sparanise non corra più alcun rischio… Non ho bisogno di queste misure che mi sovraespongono, mi limitano, ma non proteggono me e la mia famiglia. Sono un cittadino onesto, un uomo che ha un forte senso dello Stato e delle istituzioni che si sarebbe aspettato una risposta diversa per i suoi comportamenti. Le mie denunce avevano una sola e unica funzione, garantire la vittoria dello Stato sull’ingiustizia e la criminalità. Oggi sto cominciando a pensare di aver sbagliato a denunciare… Mi sento solo, abbandonato, non tutelato da quello Stato in cui ho sempre creduto e in cui, in fondo credo ancora».