antica cittadella
antica cittadella
Nella foto di repertorio da dx Formato, Tagliafierro e Magliocca
Nella foto di repertorio da dx Formato, Tagliafierro e Magliocca

MADDALONI. Alfonso Formato, Giuseppe  Magliocca, Italia Tagliafierro e Francesca Benenati, consiglieri comunali di minoranza che rappresentano i gruppi Maddaloni positiva, Città di idee e Alleanza maddalonese, dopo aver meditato qualche giorno, questa mattina escono allo scoperto e denunciano “un affare clientelare” (cosi lo definiscono) legato alle assunzioni degli ultimi concorsi pubblici svolti dall'ente locale.  

 Concorsi in Comune a Maddaloni, la minoranza denuncia assunzioni a parenti di consiglieri e dipendenti 

Ecco il testo della nota stampa diramata pochi minuti fa. "Negli ultimi sei mesi, l’Amministrazione comunale ha bandito diversi concorsi per l’assunzione di nuovo personale. Fin qui, nulla di strano. Ma ciò che è accaduto — sotto gli occhi di tutti — è inaccettabile, eticamente grave e politicamente vergognoso.

Tra i vincitori figurano figli, figlie, nipoti, cognati e parenti stretti di consiglieri comunali attualmente in carica, di funzionari del Comune e persino di ex amministratori. In alcuni casi, i vincitori erano candidati presenti nelle liste elettorali del Sindaco. In altri, il legame è esterno ma non meno significativo: ci sono vincitori non maddalonesi con familiari che siedono nei consigli comunali delle rispettive città.

Tutto perfettamente legale? Forse. Ma profondamente immorale, opaco e inaccettabile.

Ci permettiamo di anticipare una replica prevedibile: no, non andiamo in Procura perché non siamo in possesso di notizie certe e dirette di reato. Il lavoro degli inquirenti, se ci sarà, spetta a loro.

Noi siamo amministratori, e la nostra è una denuncia politica.

A rendere ancora più grave quanto accaduto è una scelta che descrive chiaramente l'assoluta avversione di questa Amministrazione per la trasparenza e il modo in cui la maggioranza esercita il proprio potere sulla città.

Le commissioni che hanno valutato i candidati erano composte esclusivamente da dipendenti comunali, gli stessi che ogni giorno lavorano a stretto contatto con dirigenti e politici locali.
Un evidente conflitto d’interessi, un meccanismo chiuso, autoreferenziale e profondamente compromesso nella sua credibilità.

Il caso diventa "scottante". Formato, Magliocca, Tagliafierro e Benenati senza freni: "Non è feudo familiare" 

Quello che doveva essere un momento di apertura e di fiducia per tanti giovani meritevoli, si è trasformato nell’ennesima fiera del privilegio e della parentela.

Il tutto a danno dei maddalonesi perbene, che sono la maggioranza, e che meritano una città in cui si premi il merito, non l’affiliazione al politico di turno.

Come consiglieri comunali di opposizione:

  • Condanniamo pubblicamente e senza ambiguità questa gestione familistica e clientelare del Comune.
  • Chiediamo un’indagine esterna sulla regolarità e sull’imparzialità dei concorsi.
  • Chiediamo che in futuro le commissioni siano composte da membri esterni e indipendenti.
  • Invitiamo le autorità competenti a vigilare e, se necessario, ad agire.

Noi non staremo zitti.
Perché Maddaloni non è proprietà privata. Non è un feudo da spartire tra amici, parenti e portatori di voti.
Maddaloni è di tutti.
E noi continueremo a lottare per riportare trasparenza, equità e giustizia in questa città. “In un paese normale, non si premiano i cognomi. Si premiano i meriti.”