antica cittadella
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Il carcere di Aversa
Il carcere di Aversa

AVERSA - Ancora un episodio di violenza in un istituto penitenziario della Campania. Questa volta il grave fatto è avvenuto nel carcere di Aversa, dove un infermiere è stato aggredito da un detenuto nel Reparto VIII, poco prima della chiusura serale delle celle.

La denuncia del Sindacato

A denunciare l’episodio è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), attraverso le parole del vicesegretario regionale Raffaele Munno, che ha evidenziato come l’aggressione sia avvenuta a seguito del rifiuto dell’operatore sanitario di somministrare una terapia non prevista nel turno pomeridiano. Il detenuto ha reagito con uno schiaffo al volto, cogliendo di sorpresa il personale, già ridotto all’osso.

“In tutto l’istituto erano presenti soltanto cinque poliziotti – denuncia Munno – costretti a coprire più turni e incarichi contemporaneamente. La carenza di organico è allarmante. Aversa è un carcere piccolo, ma proprio per questo risente ancora di più della mancanza di personale, specie quando vengono inviati soggetti noti per fomentare disordini”.

Sulla vicenda è intervenuto anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che ha parlato di una crisi senza precedenti nelle carceri italiane, aggravata da suicidi, risse, evasioni e aggressioni:

“Il sistema penitenziario si sta sgretolando – ha dichiarato Capece – e servono interventi urgenti. La sicurezza interna è stata demolita da provvedimenti come la vigilanza dinamica e il regime aperto. Abbiamo quasi 20.000 detenuti stranieri su 62.000 totali, una situazione fuori controllo”.

Carenza strutturale di agenti

Capece ha puntato il dito anche contro la carenza strutturale di agenti, la mancanza di fondi per la sicurezza e la rimozione delle sentinelle dalle mura di cinta, sottolineando che è da questi fatti, come l’aggressione di Aversa, che si deve ripartire per ricostruire un sistema carcerario sicuro e funzionale.

“Non è certo l’affettività dei detenuti la priorità – ha concluso – ma il ripristino della sicurezza, oggi completamente compromessa”.