antica cittadella
antica cittadella

SESSA AURUNCA – Ben 35mila tonnellate di petcoke, residuo nocivo e cancerogeno del petrolio stanno per arrivare nel Casertano. A lanciare l’allarme sui social è stata l’associazione ambientalista “Big Brother”.

Il carico nel Casertano

Il carico lo scorso 28 luglio è giunto al porto commerciale di Gaeta a bordo di una nave che sarebbe stata cacciata via dai porti italiani, ma che nella località del basso Lazio viene non solo ospitata ma anche sbarcata a cielo aperto su dei camion che poi si muoveranno in direzione di Sessa Aurunca per scaricare nel deposito della Intergroup. 

Il posto di Big Brother

“Una parte di quel petcoke ritornerà a viaggiare, infatti in un secondo tempo ritornerà al porto sempre con i camion, verrà caricato su navi più piccole e andrà ad alimentare la cementeria Heidelberg (ex Italcementi) che sta vicino Palermo – si legge nel post dell’associazione -  E pensate un po', dato che sia al porto di Palermo che a quello di Termini Imerese lo sbarco di petcoke è vietato, il petcoke viene sbarcato a Porto Empedocle e da lì portato con altri camion a Palermo.

A Gaeta questi signori della Intergroup si autodefiniscono pomposamente "green & blue terminal", sponsorizzano anche convention sulla salute del mare, ma movimentano in massima parte veleni come il petcoke, oppure le balle maleodoranti di rifiuti ( rinchiusi in quel grande capannone bianco di fianco al centro commerciale) ed altre schifezze varie...ma loro sponsorizzano di tutto, dalle campagne elettorali ai convegni, dalle feste alla ambasciata britannica alle inaugurazioni di piazzali rifatti, ampliati e rigenerati con i soldi pubblici. 

Ma si sa che i soldi fanno apparire tutto di altro colore, di altro sapore, di altro odore...e il petcoke sicuramente lo faranno apparire meno cancerogeno di quello che è...”