Ospedale Sessa, grande partecipazione alla manifestazione del Comitato San Rocco Bene Comune
La protesta si trasforma in un potente grido collettivo per le strade: “Non ci fermeremo qui”

SESSA AURUNCA (Bruno Bencivenga). Nemmeno la nuvola di pioggia delle ore 18 è riuscita a fermare la determinazione dei cittadini, che oggi si sono riuniti numerosi per sostenere la manifestazione promossa dal Comitato San Rocco Bene Comune a Sessa Aurunca.

Ospedale Sessa, grande partecipazione alla manifestazione del Comitato San Rocco Bene Comune
L’evento ha visto la partecipazione attiva di associazioni cristiane, laiche e sociali, unite da un obiettivo comune: difendere il diritto alla sanità pubblica e rivendicare la dignità del territorio.
Cartelloni, striscioni e messaggi accesi hanno colorato e animato le strade, trasformando la protesta in un potente grido collettivo. “Non ci fermeremo qui”, ha dichiarato con fermezza un rappresentante del Comitato, spiegando che il movimento continuerà fino a quando la Regione Campania non darà risposte concrete.
La protesta si trasforma in un potente grido collettivo per le strade: “Non ci fermeremo qui”
Le richieste avanzate sono chiare e urgenti:
1. Riapertura in deroga del punto nascita dell’ospedale San Rocco, struttura indispensabile per la sicurezza e il benessere delle famiglie del territorio.
2. Un piano chiaro e realistico che vada oltre la logica dei territori considerati “disagiati”. I cittadini chiedono una sanità pubblica “nostra”, accessibile, efficiente e dignitosa, senza dover ricorrere a cure in altri comuni. Inoltre, è stata sollevata la necessità di rivedere gli accordi con le cliniche private, per investire davvero nella sanità pubblica, garantendo a tutti il diritto alla cura, senza discriminazioni e senza disagi.
Sono scesi in piazza i rappresentanti del territorio aurunco insieme a quelli del Matese e Sapri
Non solo Sessa Aurunca, ma anche Piedimonte Matese e Sapri si uniscono a questa battaglia, accomunati dalla stessa situazione sanitaria precaria. Tre territori, un’unica voce: quella di chi non accetta il silenzio delle istituzioni e chiede, con dignità e determinazione, il rispetto di un diritto fondamentale.
La manifestazione di oggi è stata un segnale forte e chiaro: la comunità c’è, è presente e lotta per un futuro migliore.