Pizzo ed estorsioni al titolare di un bar, blitz della polizia: sei persone arrestate
Il pizzo veniva chiesto in tre rate da 1.500 euro ciascuna: minacciato con una pistola

REGIONALE - Le estorsioni sarebbero iniziate nel 2011. Il titolare di un bar di Frattamaggiore avrebbe dovuto pagare il pizzo in tre rate: Natale, Pasqua e Ferragosto. Ma a luglio non avrebbe voluto pagare l'ultima rata di quest'anno e per questo motivo sarebbe stato anche minacciato.
L'operazione
Con l'accusa di di estorsione tentata e consumata aggravate dal metodo mafioso, sei persone sono state arrestate dalla polizia al termine di una rapida indagine coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Napoli. Gli indagati, secondo quanto emerso, sarebbero appartenenti al clan Orefice attivo nel comune a Nord di Napoli. Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Frattamaggiore hanno ricostruito quando accaduto nel corso degli anni.
Rate da 1.500 euro
Secondo gli investigatori all'imprenditore sarebbe stato imposto di pagare un "pizzo" di circa di 6000 euro annui, suddiviso in tre rate nelle classiche ricorrenze di Natale, Pasqua e Ferragosto, sceso poi a 1500 euro. L'uomo all'inizio di quest'anno si sarebbe opposto al pagamento e per questo sarebbe stato minacciato con un'arma da fuoco.