Sparisce la fede di una defunta nella sala mortuaria dell'ospedale: sdegno dei familiari
La richiesta del figlio: "Per mio padre ha un valore affettivo". L'appello di Borrelli
REGIONALE – E’ una notizia che ha generato un’ondata di sdegno nella cittadinanza. E' sparita nel nulla una fede nuziale di una defunta, Lucia Riccio 76enne morta venerdì mattina all’ospedale San Paolo di Napoli, che si trovava nella sala mortuaria.
La scoperta e la denuncia
A scoprire il tutto sono stati i familiari della donna. Inutili le ricerche sia nel reparto di provenienza che nella stessa sala mortuaria. Nessuno ha visto la fede. Eppure, come testimoniato dalle foto inviate al parlamentare Francesco Emilio Borrelli, i segni dell’anello erano ancora visibili sulla mano sinistra.
“Siamo arrivati circa due ore dopo l’avviso che mamma era morta – spiega il figlio Marco Miraglia - e dopo aver trascorso qualche momento insieme a lei ci siamo subito resi conto che mancava la fede alla mano sinistra. Allora siamo andati al reparto dove era ricoverata e ho chiesto se per caso l’avessero tolta loro, ma nessuno l’aveva vista. Poi siamo tornati alla camera mortuaria e nemmeno lì hanno visto nulla. Mi sono rivolto alle guardie giurate che mi hanno detto di fare la denuncia. Oggi pomeriggio si terranno i funerali e subito dopo andremo a sporgere denuncia. Chiediamo che ci venga restituita perché per mio padre ha un valore affettivo immenso. Procederemo alla denuncia per chiedere l’acquisizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza”.
Il commento di Borrelli
“Mi auguro sinceramente che chi ha preso l’anello abbia sussulto di dignità e lo restituisca subito – commenta il deputato Borrelli che ha ricevuto le foto comprovanti la presenza della fede al dito della signora Lucia – diversamente, siano immediatamente consultate le immagini delle telecamere di sorveglianza per individuare le persone che hanno avvicinato la signora nella mattinata compiendo un gesto che, se confermate le circostanze della sottrazione volontaria, non esito a definire infame. Continueremo a seguire questa vicenda finchè la fede non tornerà in possesso del marito della signora Lucia”.

