Sparatoria al centro commerciale, sequestrati i cellulari dell'aggressore e della vittima
La Procura vuole togliersi ogni dubbio sulla dinamica e sulle cause del gesto

ALIFE – Gli inquirenti vogliono vederci chiaro sulle cause che hanno portato alla sparatoria avvenuta la settimana scorsa presso il centro commerciale “L’elefantino” di Alife.
L'azione degli inquirenti
Per questo motivo, nelle scorse ore, sono stati sequestrati i cellulari dell’80enne che ha aperto il fuoco Vincenzo Di Matteo e della vittima Raffaele Visone. Il telefonino dell’altra vittima Antonio Visone, cugino di Raffaele, non è stato prelevato perché al momento della sparatoria non l’aveva con sé.
La prima ipotesi
A spingere l’80enne Vincenzo Di Matteo a sparare contro i due imprenditori Raffaele e Antonio Visone sarebbero stati dei rancori tra vicini. La proprietà dell’80enne infatti confina con quella degli imprenditori. L’80enne si sarebbe quindi vendicato di alcuni atteggiamenti ostili che avrebbe ricevuto dai due imprenditori. Al momento lo ribadiamo si tratta solo di un’ipotesi che solo nelle prossime ore verrà chiarita o smentita. L’80enne al momento si trova in carcere.
La sparatoria
Un uomo, l’80enne di Alife Vincenzo Di Matteo., ex segretario di un istituto scolastico superiore di Piedimonte Matese è entrato all’interno del parcheggio dell’area commerciale ed ha esploso diversi colpi di pistola che hanno raggiunto due uomini che sono caduti a terra feriti. Si tratta di Raffaele e Antonio Visone, due imprenditori del posto di circa 50 anni. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 che li hanno trasportati agli ospedali di Caserta e Piedimonte Matese.