antica cittadella
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REGIONALE (Lucia Sforza)- Importante sviluppo nell'inchiesta sul sequestro di un minorenne avvenuto lo scorso 8 aprile 2025 a San Giorgio a Cremano, nella provincia di Napoli. A distanza di sette mesi dal drammatico evento, due persone sono state arrestate all'alba di oggi, mercoledì 26 novembre, grazie a una complessa operazione interforze.

Le misure cautelari sono state eseguite dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza (GdF), su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli. I due soggetti sono indagati per il grave reato di sequestro di persona a scopo di estorsione.

 

L'aggressione e la prigionia riprese in video

Le indagini, condotte in sinergia dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Napoli e dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Napoli, hanno permesso di ricostruire con precisione i momenti concitati del rapimento.

La vittima, un ragazzo di 15 anni figlio di un imprenditore residente nella zona, è stata prelevata di peso e costretta a salire con la forza all'interno di un furgone. La violenza dell'azione fu in parte immortalata in un video che circolò subito dopo l'accaduto.

Una volta rapito, il minorenne fu trasportato in un appartamento di San Giorgio a Cremano, dove fu tenuto prigioniero per svariate ore. Durante la detenzione, il ragazzo è stato legato e incappucciato, aggravando ulteriormente il trauma psicologico subito.

 

La richiesta estorsiva milionaria

L'obiettivo del sequestro era chiaramente estorsivo. Il 15enne, fortunatamente, fu liberato ore dopo l'atto criminoso. Tuttavia, per il suo rilascio, i sequestratori avevano avanzato una richiesta di riscatto esorbitante: ben 1 milione e mezzo di euro al padre imprenditore.

Le indagini serrate hanno permesso di identificare i responsabili. È noto che uno dei presunti rapitori, un uomo di 24 anni, era già stato tratto in arresto dalle Forze dell'Ordine pochi giorni dopo il sequestro lampo, segno della prontezza investigativa. Le ordinanze eseguite oggi consolidano il quadro probatorio a carico dei due indagati per il loro ruolo nell'azione criminale.

L'operazione odierna ribadisce l'attenzione e la fermezza con cui le istituzioni, sotto il coordinamento della DDA, contrastano i crimini di maggiore gravità, come il rapimento, che minacciano la sicurezza e il tessuto sociale ed economico della provincia di Napoli.