Dimissioni in massa dalla Protezione Civile: incompatibilità con l'amministrazione
Lasciano il coordinatore, il vice, il segretario e ben 24 volontari

RIARDO – Dimissioni in massa dalla Protezione civile di Riardo, il GCPC decide di ritirarsi da questa esperienza di volontariato nel Comune di Riardo per incompatibilità con l’Amministrazione comunale. Ben 24 volontari, oltre al Delegato alla PC, Coordinatore, Vice Coordinatore e Segretario hanno deciso di non continuare questa collaborazione, senza però precludersi altri progetti di volontariato (magari non nel Comune in questione).
Il nucleo locale
La Protezione Civile di Riardo nasce in un contesto di totale assenza di luoghi associativi e di attivismo strutturato, in un Comune di poco più di 2000 abitanti nell’Alto Casertano. Il Coordinatore, mettendo a disposizione il suo tempo, le sue energie e le sue risorse anche economiche, decise due anni fa di provare a costituire un gruppo di volontari, che potesse operare nei luoghi di emergenza, coinvolgendo la popolazione locale in iniziative civiche.
Le difficoltà con il sindaco e l'amministrazione
I locali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale erano fatiscenti e vuoti (vedi foto), si trattava di una parte dell’ex asilo in via Papa Giovanni XXIII (l’altra parte confinante ormai in stato di abbandono). Costituito il gruppo, i volontari hanno proceduto a ritinteggiare i locali a spese del Coordinatore, a sopperire alle varie problematiche in sede in termini di servizi, a pulire costantemente la sede e ad allestirla con mobili, scrivanie, sedie e arredi di proprietà dei volontari, messi a disposizione per rendere i locali più accoglienti. Dopo due anni, i volontari della Protezione civile, nel frattempo incrementatasi di iscritti, hanno avuto anche l’idea di allestire una libreria e un’aula studio in una delle due stanze a disposizione: aula studio che era diventata un vero e proprio punto di riferimento di giovani studenti, nonché una delle poche presenti nell’alto casertano e messa a disposizione della comunità grazie ai turni di apertura dei volontari della Protezione civile di Riardo. Così è nato un progetto della Protezione civile di Riardo che in una riunione si è deciso di chiamare “Informazione civile” facente capo alla Protezione civile e gestito dai volontari della Protezione civile. Per creare una libreria erano necessari libri, pertanto l’Associazione Omnia, ha deciso di prestarli alla Protezione civile di Riardo. La fatica del volontariato; sottrarre il proprio tempo, le proprie risorse economiche per il bene del Paese….

Il bene del Paese: dal momento in cui, dopo tre anni, non si è riuscito ad instaurare un rapporto di collaborazione sereno con il Sindaco, di fiducia reciproca, di supporto reciproco, viste le continue divergenze, i modi di fare che il gruppo P.C. di Riardo non si riusciva a spiegare o che comunque li mettevano in secondo piano, allora in massa la Protezione civile di Riardo ha rassegnato le dimissioni, portando con sé quanto era di loro proprietà e lasciando in sede quanto era di proprietà della Protezione civile di Riardo, e anzi, lasciando dei locali con migliorie strutturali rispetto a quando l’hanno avuta in concessione dal Comune. I libri sono stati restituiti all’Associazione che li aveva prestati, gli arredi ai legittimi proprietari, mentre le radioline (donate dagli stessi volontari alla P.C. di Riardo in memoria alla dipartita della madre del Coordinatore), condizionatori, divise, ecc… sono state lasciate nei locali, così come le poche sedie che c’erano al momento dell’acquisizione.
L’auto è stata data in prestito al Coordinatore direttamente dal Presidente del Raggruppamento Protezione Civile Caserta, quando è stato informato delle imminenti dimissioni del Coordinatore ha richiesto la restituzione dell’auto con apposita richiesta scritta inviata al Coordinatore. Questo è, in sintesi, l’inizio e la fine di un’esperienza di volontariato che non aveva chissà quali mire, semplicemente quelle di mettere a disposizione le proprie energie per fornire servizi ad un Paese che è sempre più desolato…