Ucciso dopo il furto e lasciato in un dirupo, i familiari: "Sepolto come un animale"
Disposta l'autopsia sul corpo di Rivaldo Rusi: la versione dell'imprenditore

FRANCOLISE – Vuole vederci chiaro la Procura di Vallo della Lucania sulla vicenda della morte di Rivaldo Rusi, 26enne di origini albanese, ma residente a Francolise, alla frazione di Sant’Andrea del Pizzone, ucciso da un imprenditore di Centola, in provincia di Salerno, dopo il furto nella sua villetta. Il corpo del giovane è stato trasportato infatti all’ospedale di Vallo della Lucania e nelle prossime ore verrà effettuata l’autopsia.
La ricostruzione
Il furto avvenne nella notte di domenica. Il 26enne insieme a due complici si era introdotto all’interno dell’abitazione dell’imprenditore 60enne che sorprendendoli sparò con un fucile da caccia uccidente il 26enne e ferendo un altro ladro che è stato ricoverato al Cardarelli. Stando alle accuse poi, l’imprenditore come dichiarato nella giornata di mercoledì ha occultato il corpo del 26enne in un dirupo coperto con alcuni teli.
L'imprenditore e i familiari della vittima
L’imprenditore ha detto di aver sparato dopo che i ladri hanno preso una pistola di sua proprietà a cominciato a far fuoco. Le indagini sono ancora in corso. Nel frattempo sul luogo della tragedia sono giunti i familiari di Rusi. Uno di loro ha gridato: “Ha sbagliato ma non si può morire così. E’ stato sepolto come un animale”.