Diritto di aborto negato per otto mesi, il caso dell'ospedale arriva in Parlamento
La deputata Elisabetta Piccolotti di "Alleanza Verdi Sinistra" ha presentato un'interrogazione

CASERTA - Non si ferma l'attenzione sul diritto di aborto non garantito all'ospedale di Caserta. "Per otto mesi l’ospedale pubblico di Caserta non ha garantito il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza alle donne che ne hanno fatto richiesta". Lo afferma Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi Sinistra.
Un caso gravissimo
"Quello che apprendiamo oggi dalle pagine del quotidiano Domani - prosegue la parlamentare rossoverde - è una circostanza gravissima, comune ad altre aree del Paese: la stragrande maggioranza di medici obiettori in servizio rappresenta di fatto una violazione dei diritti delle donne. Circostanze che si combinano con l’accesso di associazioni pro vita negli ospedali pubblici e con la carenza di consultori su tutto il territorio nazionale. Tutto fa pensare a un preciso disegno per mettere in discussione diritti conquistati dalle donne con decenni di lotta".
L'interrogazione in Parlamento
"Anche se la situazione a Caserta è in via di risoluzione con l’assunzione di nuovi medici non obiettori, abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute Schillaci per sapere - conclude Piccolotti - quali strumenti intenda mettere in campo per monitorare l’accessibilità all’interruzione volontaria di gravidanza su tutto il territorio nazionale".