Spaccio ed estorsioni tra Napoli e Caserta: 16 arresti, capo dell’organizzazione un ex NCO
Francesco Ullero, detto "cul e stopp'", ex affiliato alla NCO di Cutolo, a capo di un’organizzazione criminale attiva tra Cardito, Frattaminore e Orta di Atella. Arrestati anche due casertani.

Lucia Sforza
Clan radicato tra Cardito e Orta: blitz dei carabinieri
Orta di Atella – Sedici arresti per associazione mafiosa, traffico di droga, estorsione e porto abusivo d’armi. È il risultato di un’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Casoria, con ordinanza del GIP di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. L’indagine ha colpito un gruppo radicato tra Cardito, Carditello e l’area casertana, dedito a estorsioni ai danni di commercianti e al controllo delle piazze di spaccio.
Il boss: Francesco Ullero, ex NCO di Cutolo
Secondo gli inquirenti, al vertice dell’organizzazione c’era Francesco Ullero, 70 anni, detto "cul e stopp’", ex membro della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. Scarcerato nel 2020, Ullero avrebbe rapidamente ripreso in mano le attività illecite, impartendo ordini, gestendo i traffici e il pizzo. L’ex boss ha consolidato il controllo sul territorio sfruttando metodi mafiosi per incutere timore e silenziare le vittime.
Due casertani tra gli arrestati: Antimo Ronga e Dario Capasso
Tra i 16 arrestati, compaiono anche Antimo Ronga (di Maddaloni, residente a Orta di Atella) e Dario Capasso (nato a Caserta, domiciliato a Frattaminore). Entrambi coinvolti in prima linea nelle attività del gruppo, saranno ascoltati nei prossimi giorni durante gli atti istruttori. A difenderli, gli avvocati Nello Sgambato e Luigi Marrandino, figure già note per la loro esperienza in procedimenti antimafia.
Gli altri arrestati e la posizione legale
Oltre a Ullero, gli altri arrestati sono: Rocco Chianese, Giuseppe De Simone, Carmine Polito, Giovanni Cipolletti, Carlo Ullero, Enzo Mele, Vincenzo Avverso, Luigi Tornatelli, Domenico Iavarone, Antonietta Capasso, Nicola Barra, Concetto Capasso e Gaetano Cimmino. I provvedimenti sono stati emessi in fase preliminare, quindi i soggetti sono da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
Lotta alla camorra: la risposta dello Stato
Questa operazione segna un ulteriore passo nella lotta alla camorra nell’hinterland napoletano e casertano. Il coordinamento tra DDA, GIP e Carabinieri ha permesso di smantellare un’organizzazione mafiosa che minacciava il tessuto economico e sociale dell’area nord di Napoli.