Maxi truffa alle assicurazioni tra Marcianise e Maddaloni: udienza rinviata
Coinvolti 48 imputati per incidenti mai avvenuti: falsi referti, medici compiacenti e risarcimenti illeciti per 4 milioni di euro

MARCIANISE/MADDALONI – Si è tenuta presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere l’udienza preliminare relativa all’inchiesta su una vasta associazione a delinquere dedita alla truffa ai danni delle assicurazioni. Il giudice Emilio Minio ha disposto il rinvio dell’udienza al mese di luglio per valutare la costituzione delle parti civili da parte delle compagnie assicurative coinvolte e per esaminare eventuali richieste di riti alternativi da parte degli imputati. Intanto è stata avanzata anche una richiesta di interrogatorio per uno degli indagati.
Sono 48 le persone a processo, accusate a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione, falso, truffa e produzione di documenti contraffatti. L’organizzazione avrebbe inscenato incidenti stradali mai avvenuti per ottenere illeciti rimborsi, utilizzando referti medici falsi e documentazione sanitaria contraffatta.
L’inchiesta
L’indagine, coordinata dalla PM Gerardina Cozzolino e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Aversa e del NAS di Caserta, ha portato alla luce un sistema fraudolento che avrebbe generato danni per circa 4 milioni di euro, portando all’emissione di 23 misure cautelari.
Secondo quanto accertato, il gruppo reclutava soggetti con fratture pregresse o perfettamente sani, facendoli passare per vittime di incidenti. I medici compiacenti dei pronto soccorso di Marcianise e Maddaloni certificavano lesioni mai subite, spesso dietro pagamento in denaro. I certificati, inizialmente non registrati, venivano poi “regolarizzati” da un infermiere dell’archivio sanitario dell’ospedale di Marcianise.
Il meccanismo prevedeva anche l’utilizzo di diagnostiche intestate a prestanome, fatture false per terapie fisioterapiche mai effettuate e certificazioni sanitarie emesse da strutture non autorizzate.
Sequestri e prove
Durante le perquisizioni sono stati sequestrati beni per oltre 600.000 euro, tra cui somme in contanti. Gli inquirenti hanno recuperato oltre 1.700 certificati medici irregolari dagli archivi ospedalieri di Marcianise e dal consorzio C.S.A. di Cancello Arnone. Sottoposti a sequestro anche uno studio diagnostico a Qualiano e un centro fisioterapico a Casal di Principe, inclusi i macchinari.
Tra gli imputati figurano nomi noti tra Marcianise, Maddaloni e l’intera provincia di Caserta. L’udienza di luglio sarà cruciale per definire eventuali riti alternativi e stabilire i prossimi sviluppi giudiziari del procedimento.