Martina Carbonaro è morta dopo lunghi minuti di agonia
La 14enne è morta dopo una brutale aggressione. Il Gip: «Personalità allarmante, incapace di controllare gli impulsi»

REGIONALE - Un crimine che ha sconvolto l’Italia: Martina Carbonaro, 14 anni, è stata brutalmente uccisa ad Afragola dal suo ex fidanzato, Alessio Tucci, 18 anni. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord, Stefania Amodeo, ha firmato l’ordinanza che conferma la custodia cautelare in carcere per il giovane, ritenuto «estremamente pericoloso».
La perizia medico-legale
La perizia medico-legale ha smentito la versione fornita dal ragazzo: Martina era ancora viva quando è stata colpita alla testa con una pietra, più volte, in modo feroce. Una morte lenta e straziante, vissuta in agonia sotto i colpi inferti da chi avrebbe dovuto proteggerla, non distruggerla.
L’ordinanza descrive un quadro psicologico inquietante: Tucci viene definito come una persona «incapace di controllare i propri impulsi», dotata di una freddezza agghiacciante, capace di agire con «efferatezza», «disinvoltura» e «assenza totale di empatia». Il pericolo di reiterazione del reato ha reso inevitabile la decisione della custodia cautelare.
Il killer ha finto di cercarla
Agghiacciante anche il comportamento tenuto dopo il femminicidio: Alessio ha partecipato alle ricerche della ragazza, fingendo preoccupazione, mentendo ai genitori di Martina e liberandosi degli abiti insanguinati per depistare le indagini. Un’azione che evidenzia premeditazione e una drammatica mancanza di rimorso.
La comunità di Afragola è profondamente scossa. Familiari, amici, cittadini e studenti si sono uniti nel dolore, ricordando Martina come una ragazza dolce, solare e piena di sogni. Il suo tragico assassinio riapre in modo doloroso il dibattito sulla violenza di genere tra adolescenti, e sulla necessità urgente di educazione all’affettività, al rispetto e alla prevenzione della violenza nei contesti scolastici e familiari.
Martina non potrà più raccontare la sua storia. Ma l’Italia ha il dovere di non dimenticare.