antica cittadella
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CANCELLO ED ARNONE - Il tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ha confermato il sequestro dello stabilimento di produzione di mozzarella e altri latticini che si trova a Cancello e Arnone, nel Casertano, di proprietà degli imprenditori Luigi e Paolo Griffo, padre e figlio, entrambi indagati. I giudici hanno anche confermato il sequestro della somma di 4 milioni di euro ottenuti a titolo di finanziamento da Invitalia per la realizzazione dell'impianto.

La vicenda

Il sequestro dei carabinieri di Aversa risale a dicembre: gli indagati hanno presentato un ricorso e il Riesame si è pronunciato respingendolo. L'inchiesta è quella riguardante il consigliere regionale Giovanni Zannini, presidente della Commissione Ambiente della Campania e componente della maggioranza che sostiene il Presidente Vincenzo De Luca; Zannini risponde di corruzione. Con il politico originario di Mondragone e i due Griffo, gli altri indagati sono l'imprenditore Alfredo Campoli e il dirigente della sanità regionale campana Antonio Postiglione. La vicenda relativa allo stabilimento di produzione della mozzarella è tra quelle che caratterizzano l'inchiesta della Procura diretta da Pierpaolo Bruni, e da cui emerge il fattivo coinvolgimento di Zannini, e le sue pressioni per far ottenere ai Griffo la documentazione ambientale necessaria. Gli imprenditori Luigi e Paolo Griffo, per realizzare un caseificio, avevano chiesto il finanziamento ad Invitalia, società del Mef, ma per avere i fondi avrebbero dovuto presentare, come spiegato in due note emesse nel 2022 dal Dipartimento competente della Regione Campania, la valutazione di incidenza ambientale, la cosiddetta "Vinca". 

Impianto senza valutazione ambientale

L'intoppo era che l'impianto era già stato realizzato senza alcuna valutazione ambientale e in zona Sic Natura. Due funzionarie della Regione, entrambe sentite dalla Procura, hanno confermato di aver ribadito a Zannini nel luglio del 2023 la necessità di presentare la Vinca e che il permesso a costruire rilasciato dal Comune di Cancello e Arnone per l'impianto sarebbe stato dichiarato nullo. A quel punto Zannini ha escogitato una manovra per aggirare l'ostacolo, chiedendo e ottenendo dal Comune di Castello del Matese, attraverso il sindaco Antonio Montone, di intervenire nella procedura, essendo l'ente matesino dotato di Commissione Ambiente Vinca; a quel punto il Comune di Cancello e Arnone, grazie al sindaco Ambrosca, ha presentato alla Regione richiesta di delega in materia di Vinca, dopo aver stipulato una convenzione con Castello del Matese. Alla Commissione Vinca del comune matesino sono dunque arrivate relazioni, su cui hanno lavorato cinque professionisti, ritenute false, come quella che indicava una distanza dell'impianto dal Sito Natura 2000 di 620 metri o che l'impianto era da realizzare quando invece era già stato edificato. Alla fine la Commissione si è espressa sulla non assoggettabilità a Vinca dell'impianto, il Comune di Cancello e Arnone ha emesso il documento finale e i Griffo hanno avuto i finanziamenti milionari da Invitalia