antica cittadella
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MADDALONI – Il tempo, si dice molto spesso, è la migliore medicina. Questo assioma lo possiamo ritenere valido per superare le delusioni e le sconfitte della vita, ma ogni sua valenza crolla di fronte a quelli che sono gli affetti e i sentimenti.

Il tempo non cancella i sentimenti

Il tempo non può attenuare il dolore della perdita di una persona cara, di un padre o di un marito. E’ proprio questo il senso concreto della lettera che Fiore, Pasquale, Ivan Gazzillo e della loro mamma Rosa Carfora hanno voluto rivolgere al loro padre e marito Giulio Gazzillo di Maddaloni ad un anno dalla scomparsa da questa vita. 

La lettera

“Ricordando papà: un anno senza di te. È passato un anno da quando il nostro papà ci ha lasciati, ma la sua presenza resta viva in ogni gesto, in ogni ricordo, in ogni battito del nostro cuore. La sua vita, segnata da difficoltà e sofferenze, è stata anche un esempio di forza, lealtà e amore infinito.

Papà è stato un uomo coerente, un marito e un padre che ha saputo trasmettere valori profondi e importanti. Anche nei momenti più duri, quando il dolore sembrava sopraffarlo, non ha mai smesso di essere vicino a noi, accompagnandoci con il suo amore fino all’ultimo respiro. La sua forza è stata sostenuta dall’amore incondizionato di mamma, sempre al suo fianco, e dal legame forte che ci unisce come famiglia. Noi, i suoi figli, continuiamo a vivere il suo insegnamento di amore, che supera il tempo e la distanza, e che resta il faro che guida le nostre vite. Un grazie speciale va anche agli amici che non lo hanno mai lasciato soli, che sono stati un sostegno prezioso per lui e per noi nei momenti più difficili. La loro presenza è stata un dono di conforto e affetto che non dimenticheremo mai.

Papà vive in noi, nelle nostre parole e nei nostri gesti, e il suo amore eterno è la lezione più grande che ci ha lasciato”.