Rapina da 63mila euro in gioielleria: 5 arresti dei carabinieri. FOTO E VIDEO
Utilizzate maschere in silicone per nascondere il volto. Tre sono finiti in carcere e due ai domiciliari

MARCIANISE (Lucia Sforza) - Un colpo durissimo è stato inferto ai sodalizi criminali attivi tra Campania e Lazio.
Rapina da 63mila euro in gioielleria: 5 arresti dei carabinieri
Questa mattina, all'alba, i Carabinieri della Compagnia di Marcianise hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura.
Il blitz si è esteso su un ampio raggio geografico, toccando le province di Napoli e Caserta, con esecuzioni a Caivano (Parco Verde), Napoli Secondigliano, Arzano, Aversa e Orta di Atella, fino a spingersi a Fondi (LT).
Cinque indagati sono stati raggiunti dal provvedimento: tre sono stati condotti in carcere, mentre due sono stati posti agli arresti domiciliari. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in rapina e tentata rapina aggravate, furto aggravato, ricettazione e detenzione e porto abusivo di armi.
L'inchiesta dalla rapina armata nel centro di Marcianise
Il provvedimento cautelare costituisce l'epilogo di un’articolata e meticolosa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica e condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia di Marcianise.
L’indagine ha preso il via nel mese di aprile 2024 a seguito di un episodio di eccezionale gravità: una rapina consumata in pieno giorno nel centro di Marcianise ai danni dei proprietari di una nota gioielleria, con l’uso spregiudicato di armi.
Utilizzate maschere in silicone per nascondere il volto. Tre sono finiti in carcere e due ai domiciliari
Le indagini hanno permesso di ricostruire con precisione il "modus operandi" utilizzato dai membri del gruppo. I criminali raggiungevano l'obiettivo a bordo di autovetture con targhe rubate e agivano completamente travisati con maschere integrali in silicone, per eludere ogni possibilità di identificazione.
Una volta sul posto, facevano irruzione armati di pistola e fucile, costringendo le vittime sotto minaccia a consegnare gioielli e l'incasso giornaliero. Il colpo in gioielleria fruttò un bottino considerevole: 63.000 € tra preziosi e denaro. Lo stesso gruppo criminale, sempre in base alle ricostruzioni investigative, avrebbe adottato le medesime e violente modalità in occasione di una tentata rapina ai danni del gestore di un autonoleggio nella provincia di Napoli.
La Tutela Legale
La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha tenuto a precisare che, sebbene le misure cautelari rappresentino l'epilogo di un'articolata attività investigativa, il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari. Gli indagati, dunque, sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva. La misura cautelare è stata adottata in assenza di contraddittorio e sarà compito del Giudice della fase processuale valutare ogni elemento, potendo anche escludere ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.