Traffico di farmaci per la disfunzione erettile, scatta un maxi sequestro
Il blitz dei Nas scopre 2.173 pillole di Vidalista, Kamagra e Tadalafil nella casa di un 47enne indagato, poi il Riesame restituisce i cellulari

MARCIANISE (lc) - I Carabinieri del NAS di Caserta hanno sequestrato 1.650 compresse di Vidalista, 125 blister di Kamagra e 398 confezioni di Tadalafil nell’abitazione di Lorenzo L., 47enne di Marcianise, durante un blitz di metà giugno. Tutte le pillole per migliorare la disfunzione erettile ‒ provenienti presumibilmente dall’estero ‒ valutate nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Varese sul traffico illecito di farmaci .
Cellulari sequestrati e restituiti
Oltre alla droga, sono stati sequestrati anche due telefoni cellulari utilizzati dall’indagato. Tuttavia, il Tribunale del Riesame di Varese, presieduto dalla giudice Stefania Brusa, ha confermato il sequestro dei farmaci ma ha disposto il dissequestro e la restituzione dei cellulari .
Indagini in corso: traffico strutturato
L’inchiesta punta a far luce su un presunto traffico organizzato di farmaci vietati in Italia. Le indagini avviate dalla Procura di Varese mirano a identificare complici e canali utilizzati per importare e distribuire le pillole, senza autorizzazione sanitaria, in violazione delle norme dell’AIFA.
Norme e sanzioni per i farmaci importati illegalmente
Farmaci come Sildenafil (Kamagra), Tadalafil e Tadalafil (Vidalista) richiedono autorizzazione e prescrizione medica: la loro vendita o importazione non autorizzata è punita con sanzioni penali . La richiesta del Riesame era secca: blocco farmaci sì, telefoni no.
Intervento strategico dei NAS
L'azione è parte della più ampia strategia del Comando dei NAS, specializzati nella lotta a sofisticazioni e traffici illeciti di farmaci. Lo scenario investigativo evidenzia un ruolo chiave dei NAS di Caserta via Roma nel monitoraggio dei vettori illegittimi di medicinali.
Prossimi sviluppi: accertamenti in corso
Il quadro d’indagine si completerà con perizie sui farmaci, verifiche amministrative e approfondimenti sui possibili destinatari finali. Intanto, i telefoni restituite potrebbero tornare utili per ulteriori interrogatori.