Prometteva posti di lavoro in Vaticano: sconto di pena per il finto carabiniere
Le indagini sono partite a seguito della denuncia della vittima, che aveva subìto minacce, estorsioni e abuso sessuale

FRIGNANO - È arrivata la sentenza in Appello per Carmine Cascio, il 37enne di Napoli che si era finto un sottufficiale dell'Arma e un membro dei servizi segreti per estorcere denaro e preziosi a una donna di Frignano.
La condanna iniziale è stata ridotta di un terzo
I giudici della seconda sezione della Corte di Appello di Napoli hanno ridotto la pena originaria inflitta in primo grado, condannando l’uomo a 7 anni e 6 mesi di reclusione per truffa ed estorsione aggravata. La condanna iniziale, che ammontava a 11 anni, è stata dunque ridotta di un terzo.
Nel corso del processo, è emerso che Cascio aveva abusato della sua finta identità per ingannare la vittima, una donna di 51 anni, promettendole un posto di lavoro per il figlio in Vaticano in cambio di denaro e beni di valore. La donna, che aveva intrapreso una relazione con Cascio, ha raccontato come il 37enne l'avesse minacciata, sfruttando foto compromettenti e la paura che la sua relazione venisse rivelata al marito. Le sue minacce si erano fatte sempre più violente, arrivando a chiedere somme consistenti e beni di valore, tra cui monili e preziosi per un totale di circa 5.000 euro.
Le indagini
L'indagine era stata avviata grazie alla denuncia della vittima, assistita dall'avvocato Marcello Lala, che aveva subìto minacce, estorsioni e atti di abuso sessuale da parte di Cascio. Nonostante il peso delle accuse, la Corte di Appello ha confermato le pene accessorie, tra cui l’interdizione dai pubblici uffici, una provvisionale di 10.000 euro a favore della vittima, e l’obbligo di risarcimento del danno.
Cascio era stato arrestato nel 2022 dai carabinieri di Pignataro Maggiore, dopo un'indagine approfondita che aveva rivelato l'ampiezza delle sue azioni fraudolente. La sua condanna in Appello segna una conclusione parziale per una vicenda che ha scosso la comunità, mettendo in luce l’abuso di potere e la manipolazione psicologica di un uomo che aveva approfittato della fiducia della sua vittima per ottenere vantaggi illeciti.