antica cittadella
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MONDRAGONE – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del movimento “Mondragone Bene Comune” sulla vicenda giudiziaria, nata dall’inchiesta per peculato che ha colpito ex amministratori comunali ed il comando dei Vigili Urbani.

Il comunicato

“Ci siamo sempre chiesto in questi anni perché godesse di tanta impunità, perché di fronte a fatti e misfatti inaccettabili e a gravissimi accadimenti che lo vedevano protagonista assoluto, la politica eletta – e chiamata perciò a governare la Città – tollerasse o al massimo girasse la testa dall’altra parte (per la verità, abbiamo sollevato perplessità fin dalla sua inaspettata venuta). Abbiamo cercato, attraverso pubbliche denunce (e non da soli), di lanciare l’allarme sulle tante nefandezze che ha messo in piedi, sui comportamenti inaccettabili che ha tenuto, sull’ira funesta che non di rado ha scatenato sui colleghi di lavoro, su una predisposizione alla violenza, all’illegittimità, al sopruso e all’arbitrio. E abbiamo anche interrogato pubblicamente chi di dovere almeno per sapere se fosse stato sottoposto a qualche procedimento disciplinare. Interrogazione inutile, vista l’intoccabilità del personaggio. E anche tutto il tempo perso per applicare nei suoi confronti la cosiddetta Legge Severino (a seguito di avvenuta condanna) e tutta la macchinazione messa in piedi per la sua sostituzione (sostituzione che continuiamo a ritenere non priva di profili d’illegittimità) dimostrano lo strapotere che ha esercitato, rafforzando ancora di più le domande: ma perché ha potuto fare tutto ciò? Chi l’ha permesso? E qual è il “patto scellerato” alla base di tanta impunità?

Le domande

Saranno le varie Magistrature a verificare eventuali reati e a perseguirli. Le domande politiche che da tempo ci facciamo forse però possono trovare qualche prima risposta nella denuncia che da anni sporgiamo a proposito dell’abnorme numero di multe che vengono elevate (tantissime attraverso strumentazione non omologata e, quindi, illegittima) a Mondragone e che hanno non poco gonfiato il bilancio comunale. Mettere il naso in questa brutta storia, affrontare quello che per noi è un enorme scandalo, potrebbe anche spiegare i motivi per cui è stato tutelato e non è stato mai fermato in tutti questi anni e cogliere, nel contempo, le gravi responsabilità politiche che stanno dietro a queste tristi vicende. E, come facciamo da anni, riportiamo le cifre di questo scandalo, comparate – come sempre – con quelle di altri Comuni, per dimostrare in maniera lampante ed inoppugnabile l’assurdità di ciò che accade da anni a Mondragone e che meriterebbe ben altra attenzione.

L'analisi

A Mondragone, come abbiamo già fatto presente, per l’anno 2024 è stato dichiarato un incasso per le multe di 6.280.000 € (https://www.caserta24.news/politica/mondragone-mobilita-cittadina/). Una cifra incredibile, assurda, inspiegabile (e non dimentichiamo mai il fatto che è soltanto Mondragone a dichiarare una cifra tonda). Soprattutto se rapportata a quanto dichiarano gli altri. Infatti, Formia si ferma ad appena 535.428,02 €, Gaeta arriva a 1.894370,17 €, Minturno ad appena 280.260.69 €, Maddaloni a 176.205,10 €, Marcianise a 313.875,06 € e Maddaloni a 176.205,10 €. Un po’ di più dichiara Aversa, che comunque no va oltre i 528.685,08 €. Passiamo ora ai Comuni della Domiziana (che in teoria dovrebbero trovarsi nelle stesse condizioni di Mondragone): Sessa Aurunca dichiara 1.589.490,80 €, Cellole 1.935.811,15 € (cifre molto, ma molto distanti dagli oltre 6.200.000 di Mondragone!) e addirittura Castel Volturno si ferma a soli 324.760,83 €. Ma anche quando andiamo a comparare le cifre mondragonesi con quelle dei comuni capoluoghi di provincia c’è da restare attoniti: a Caserta si arriva a 416.549,77 € e a Benevento a 854.038,70 € (di Avellino non sono disponibili i dati). Salerno dichiara invece un incasso di 2.296.328,22 €. In Campania solo Napoli ci supera con oltre 7.800.000 €. Ma la differenza tra MONDRAGONE e NAPOLI, a proposito di multe elevate, è di poco più di 1milione e mezzo di €. Capite che follia? Capite che la cifra dichiarata dal comune di Mondragone è quanto meno anomala? E cifre simili sono state tutte quelle dichiarate negli ultimi anni, cifre che hanno contribuito a tenere in piedi surrettiziamente un bilancio comunale scassato, ma che non hanno comunque salvato il Comune dal fallimento in cui l’hanno fatto piombare Zannini, Pacifico e Lavanga.

Le responsabilità penali o erariali saranno eventualmente perseguite dalle competenti Magistrature, che – come si sa – sono al lavoro. Siamo però di fronte a precise responsabilità politiche, che non possono essere sottaciute. Bene hanno fatto, quindi, le minoranze consiliari ed anche Fratelli d’Italia a chiedere al riguardo qualche dimissione (qualcuno le doveva presentare già da qualche tempo a questa parte e per altri fatti). Ma qui ormai è l’intera Amministrazione Lavanga che dovrebbe andare a casa (non scordiamoci mai che Lavanga prima di essere Sindaco è stato, senza soluzione di continuità, per 5 anni anche il vicesindaco di Pacifico). Sono troppe ormai le ombre che si sono addensate sul Comune di Mondragone e sarebbe forse il caso – è l’appello che facciamo alla signora Prefetta di Caserta – di iniziare seriamente a considerare almeno la venuta di una Commissione d’accesso in grado di verificare cosa sia accaduto in questi anni e cosa stia succedendo e se vi siano ancora le condizioni di agibilità democratica per andare avanti”.