Favori in cambio di appalti pubblici: 22 accusati finiscono a processo
Secondo l’accusa, un cartello di imprese spartiva appalti per mezzo milione in cambio di favori a politici e funzionari.

Lucia Sforza
Cartello tra imprese e politici, 22 finiscono a processo
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha ottenuto il via libera dal gup Pasqualina Gaudiano: 22 persone dovranno comparire davanti alla seconda sezione del tribunale per presunti illeciti sugli appalti per la manutenzione del verde pubblico nei comuni di Caserta e San Nicola la Strada.
Ecco l’elenco degli imputati e i ruoli
Tra gli imputati figurano dipendenti comunali, ex dirigenti, amministratori locali e imprenditori, tra cui spiccano nomi come Michele Amato, Raffaele Antonucci, Giulio Biondi, Antonio Megaro, Pasquale Viscusi, per un totale di 22 indagati.
Lo schema dell’accusa
Secondo le indagini, il gruppo avrebbe creato un vero e proprio cartello di imprese: alle gare partecipavano sempre le stesse ditte, ma solo una presentava offerta reale, mentre le altre svolgevano da “innaffiatoi”. Così si spartivano appalti del valore complessivo di mezzo milione di euro a turno.
Favori in cambio di appalti
In cambio di controlli superficiali e gare pilotate, funzionari comunali e politici collusi avrebbero ricevuto favori personali ed elettorali, mettendo le mani sulla gestione del verde pubblico e favorendo amici e sodali.
Collegio difensivo numeroso e variegato
A difesa dei 22 imputati, un gruppo di avvocati di spessore tra cui Mirko Del Giudice, Vincenzo Iorio, Carmela Ferraro, Nello Sgambato, Dario Mancino, Pasquale Crisci e altri.
Prossima udienza: appuntamento a novembre
Tutti gli imputati sono stati rinviati a processo per il mese di novembre di fronte al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da Rosetta Stravino. L’inchiesta prosegue serrata per accertare responsabilità e dinamiche interne al sistema corruttivo.