antica cittadella
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CAPUA – E’ una giornata di immenso dolore e di infinita tristezza quella che oggi vive la comunità di Capua scossa da un grave lutto.

La triste notizia

E’ venuto a mancare nelle scorse ore Raffaele Modugno, volto noto del mondo della cultura e del restauro capuano, protagonista del ritorno ai fasti del teatro Ricciardi. La notizia si è diffusa in poco tempo in città lasciando attoniti e sconvolti familiari e amici.

Raffaele era uomo di grande sensibilità e disponibilità che amava profondamente la propria città e la propria cultura. Dopo una parentesi di bancario a Milano, si dedicò a dirigere l’impresa di famiglia, la “Vincenzo Modugno Restauri”, attiva sul territorio dall’Ottocento ed una delle più apprezzate nel settore dei beni culturali. Una impresa che ha lavorato sui più importanti monumenti della Campania, del Mezzogiorno e del Paese.

L'ultimo saluto

Lascia la moglie Giovanna, i figli Vincenzo, Nicoletta, Gianmaria e Francesca. L’ultimo saluto si svolgerà oggi pomeriggio alle ore 16 nella cattedrale di Capua.

Il ricordo del sindaco

Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social. Tra questi c’è anche quello del sindaco Adolfo Villani, che era molto amico di Raffaele: “Grande dispiacere per la scomparsa di Raffaele Modugno cui sono legato da una lunga amicizia iniziata alla fine degli anni Sessanta quando, ancora ragazzini, fummo trascinati dall'esplosione del fenomeno dell'aumento del consumo e della produzione di musica, dalla moda dei complessi musicali, come i Beatles e i Rolling Stones, e con altri amici della nostra generazione ci incontravamo quasi ogni sera nel palazzo di famiglia di Piazza Di Rauso per imparare a suonare chitarre, pianole e batterie. Quella passione per me durò poco perché fui catturato presto dall'impegno politico, che per molti giovani di quel tempo non lasciava spazio ad altro ma si esprimeva in modo totalizzante…Ma con Raffaele Capua non perde solo un imprenditore di indiscutibili capacità ma anche un protagonista della vita culturale cittadina. Il teatro Ricciardi, infatti, è rinato grazie alla società di famiglia ed è oggi il più importante presidio di cultura, del cinema e del teatro, di Terra di Lavoro. Un presidio che certamente contribuirà in modo decisivo al progetto di valorizzazione del patrimonio immobiliare demaniale del nostro centro storico che ha grandi potenzialità di recupero in termini culturali e turistici. Voglio inoltre ricordare il contributo che ha sempre dato al nostro Carnevale, assumendone la direzione in diverse edizioni, in particolare quella del 1995, quando seppe richiamare in città un nutrito gruppo di artisti casertani che lavorò alla produzione di maschere e oggetti d'arte, utilizzati ancora oggi nell'allestimento carnevalesco di strade e piazze. Raffaele amava Capua, ne conosceva la storia, l'importanza del patrimonio architettonico, le potenzialità di sviluppo ma anche le ragioni profonde della decadenza del suo centro storico e la estrema complessità di una azione organica di recupero, di riuso e di rilancio. Oltre ad essere un amico era una persona con cui era stimolante confrontarsi sulle prospettive della città . Ciao Raffaele mi mancherai molto. Un abbraccio a Giovanna, ai suoi figli e a tutta la famiglia”.