antica cittadella
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MADDALONI/ARIENZO – Sono partiti i lavori per la messa in sicurezza sulla SS7 Messercola–Maddaloni e sulla SS265 via Forche Caudine. Finalmente dopo anni di attesa, di proteste, di numerosi incidenti, qualcosa si muove.

La lettera aperta

A sottolinearlo in una lettera aperta ai cittadini e a chi frequenta queste strade è stato Raffaele Diglio, uno dei cittadini più attivi nei mesi scorsi a richiedere un intervento di messa in sicurezza: “Dopo anni di silenzio e abbandono, finalmente qualcosa si muove: sono partiti i lavori di messa in sicurezza sulla SS7 Messercola–Maddaloni e sulla SS265 via Forche Caudine. È un primo passo fondamentale per restituire dignità e sicurezza a un territorio che per troppo tempo ha sofferto l’indifferenza. Ho vissuto per molti anni al Nord per motivi di lavoro, dove mi sono abituato a strade curate e infrastrutture funzionanti. Ogni volta che tornavo al Sud per riabbracciare la mia famiglia, dopo un lungo viaggio in autostrada, bastava un tratto per capire di essere arrivato: la strada di Maddaloni, dissestata e pericolosa, era sempre lo stesso brutto biglietto da visita. Poi la vita mi ha riportato qui, a seguito di un trasferimento lavorativo presso l’ospedale di Marcianise. Da quel momento ho iniziato a percorrere ogni giorno quella stessa strada, condividendo i disagi e i rischi quotidiani di chi, come me, la percorre per necessità. Non è stato facile rimanere indifferenti”.

Una lunga battaglia

Diglio è sempre stato impegnato ed in prima linea nel sollecitare autorità ed organi competenti per spingere ad un intervento volto a garantire la sicurezza e l’incolumità di cittadini e automobilisti: “Così, da semplice cittadino, ho cominciato a scrivere agli enti competenti, fino ad arrivare, con umiltà e determinazione, al Presidente della Repubblica. Non avrei mai immaginato che una voce singola potesse essere ascoltata, ma devo riconoscere che la Prefettura di Caserta ha mostrato da subito grande attenzione. Proprio grazie al suo intervento è stato attivato un Osservatorio sulla sicurezza stradale, e si è avviato un confronto con il gestore della strada. Dopo vari solleciti, i lavori sono finalmente partiti su un tratto cruciale, dalla variante ANAS fino al bar “Lombardi”. Manca ancora una parte importante, dal cavalcavia ferroviario fino a Santa Maria a Vico, e sappiamo tutti quanto anche questo tratto sia critico. Ma oggi possiamo dire che qualcosa si è mosso. Non mi sento di rivendicare meriti personali: questo è un risultato collettivo, per tutti. È la prova che anche una voce sola, se animata da senso civico e amore per il proprio territorio, può innescare un cambiamento. Resto fiducioso e, come tanti cittadini, continuerò a essere attento e presente. Perché la sicurezza non è un privilegio, ma un diritto”.