Omicidio Mottola, oltre 50 anni di carcere per Bidognetti e due killer
Il cuoco venne ucciso per una presunta soffiata ai carabinieri

PARETE – Si è concluso oggi il processo sull’omicidio di Attilio Mottola, ucciso a Parete nell’ottobre 2005.
La condanna
Il gup del Tribunale di Napoli Fabrizio Fiore ha pronunciato la sentenza di condanna per Raffaele Bidognetti, figlio di “Cicciott ‘e Mezzanotte” e collaboratore di giustizia (16 anni di carcere), Francesco Di Maio (18 anni di carcere), e Salvatore Spenuso (17 anni e 4 mesi di reclusione). Sono state escluse le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi.
La ricostruzione della Procura
Secondo quanto ricostruito dalla Procura, nella persona del sostituto procuratore Graziella Arlomede, Bidognetti è stato il mandante del delitto poi portato a termine dal Di Maio e dallo Spenuso. Furono loro ad uccidere Mottola il 18 ottobre 2005. Il delitto, stando alla tesi della Procura, sarebbe la ritorsione per una presunta soffiata fatta ai carabinieri dal Mottola sulla presenza di Bidognetti in un ristorante a Castel Volturno, dove la vittima lavorava come cuoco.