antica cittadella
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GRAZZANISE/CASAPESENNA – Si è svolta ieri una nuova udienza del processo per la gestione fittizia di un’azienda bufalina collegata al clan Zagaria.

La richiesta di condanna

Nel corso dell’udienza, il sostituto procuratore della Dda di Napoli, Ciro Capasso, ha presentato alla corte presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere la propria richiesta di condanna per i cinque imputati, ovvero diversi membri della famiglia Zagaria ed altri soggetti che di fatto gestivano illecitamente l’azienda bufalina sita in località Brezza a Grazzanise, che era di proprietà della madre del boss Raffaella Fontana.

Il pm nello specifico ha chiesto 14 anni per Antonio Zagaria, 5 per Antonio, Carmine e Fernando Zagaria, 6 per Aristide Casella. Si torna in aula a luglio.

L'inchiesta

L’inchiesta è partita da un sequestro avvenuto nel maggio 2020 ed eseguito dalla Guardia di Finanza. Per l’accusa l’azienda bufalina era nelle mani dei fratelli del boss Michele Zagaria ed utilizzata a sostegno delle attività criminali del clan.