Omicidio Melillo, in aula lo psichiatra di Alessio: "Vive un forte senso di colpa"
Nella notte del 24 febbraio 2024, il 20enne uccise un fratello e ferì l'altro

GIOIA SANNITICA – Nuovo passo in avanti nel processo che vede imputato il 20enne Danilo Melillo, reo confesso dell’omicidio del fratello Alessio di 24 anni e del tentato omicidio dell’altro germano Giovanni di 23 avvenuti il 24 febbraio 2024 a Gioia Sannitica.
Ascoltato lo psichiatra
Nell’udienza in Corte d’Assise è stato ascoltato lo psichiatra Giuseppe Giamundo che nella sua relazione ha espresso una pericolosità sociale che si sta affievolendo anche se bisogna continuare con le terapie. Il professionista ha inoltre affermato che Danilo vive con un forte senso di colpa. Adesso si torna in aula a giugno con la requisitoria del pm Maria Angela Condello.
La tragedia
La tragedia si è consumata quando Danilo si trovava da solo in casa e ha accolto il fratello Alessio. Le ragioni che hanno portato a scatenare la reazione violenta di Danilo rimangono oscure, visto che entrambi i fratelli erano soli al momento dell'incidente. Subito dopo l'omicidio, il terzo fratello, Giovanni, è entrato nell'abitazione, trovandosi di fronte a una scena raccapricciante: Alessio giaceva a terra privo di vita. Non appena ha tentato di comprendere la situazione, Danilo ha colpito anche Giovanni al volto, prima di fuggire nei boschi vicini.
Giovanni, nonostante le gravi ferite riportate, è riuscito a uscire e chiamare aiuto. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Piedimonte Matese e poi al Cardarelli di Napoli, ha subito interventi per una grave ferita maxillofacciale. Nel frattempo, Danilo è stato rintracciato e arrestato; confesso il delitto, attribuendolo a conflitti familiari preesistenti. Il coltello utilizzato, di circa 25 centimetri, è stato recuperato dalle autorità.