L'attrice casertana Maria Fucile debutta al cinema con Favino nel film "Il Maestro"
Diretto da Andrea De Stefano, il film è uscito nelle sale il 13 novembre

CASERTA/PIGNATARO MAGGIORE - Dopo la presentazione quest’estate fuori concorso alla Biennale di Venezia, il nuovo atteso film di Andrea Di Stefano - “Il Maestro” – (Indiana Production, Indigo Film, Vision Distribution) è in questi giorni nelle sale e ci sono tante buone ragioni per andarlo a vedere.
Una casertana nel cast
La presenza di due affermati napoletani doc come Giovanni Ludeno e Dora Romano, è una di queste, un’altra è quella di non perdersi i primi passi nel cinema della giovane e talentuosa Maria Fucile, campana d’origine, casertana di Pignataro Maggiore, precisamente (anche se residente per lavoro altrove).
La trama
Se credete che la ragione principale risieda nell’attuale passione italiana per il tennis rinfocolata dai successi di Sinner e Paolini, siete fuori pista, perché in questo film il tennis è solo un pretesto narrativo per dire qualche cosa di più. Un microcosmo su cui innestare il racconto agrodolce di un’estate anni Ottanta di un giovane tennista, Felice Milella e del suo allenatore, Raul Gatti. Due personaggi, delineati con cura da Di Stefano e interpretati magistralmente da Tiziano Menichelli e da Pierfrancesco Favino, a rappresentare chi “non arriva al podio”, gli sconfitti, i perdenti.
Non è poco in un’epoca che magnifica la prestazione, il vincitore, il risultato e dimentica, uno ad uno, quelli che escono dal tabellone. Il maestro del film non è un modello: è imperfetto, porta i segni del vissuto. Il suo allievo (13 anni) è ancora “una pippa”. La sconfitta farà sentire ad entrambi più intensa la tensione a capirsi, a vivere, ne nascerà un legame vivo e autentico.

Un elogio poetico dei “non vincenti” gradevole e divertente, efficace nell’offrire numerose prospettive sul tema centrale del film grazie all’accurata scrittura dei personaggi e alla felice scelta di tutto il cast. A partire da Valentina Bellè e dall’intensità con la quale è riuscita far tornare a galla errori e fallimenti passati. Per continuare con la famiglia di Felice nella quale le tossiche aspettative del padre, interpretato dal collaudato e sempre magnifico Giovanni Ludeno, si contrappongono alla mite tenerezza della madre, ben resa da Astrid Meloni, e alla dissacrante ironia della sorella, interpretata con risoluta fermezza da Maria Fucile. A ricordarci che la vita è più grande di un campo da gioco ci hanno invece pensato Chiara Basserman, nel film Francesca, portatrice sana d’un benefico scompiglio emotivo; la pluripremiata e intensa Dora Romano; e un pregevole cameo di Edwige Fenech.
Un messaggio potente
Un messaggio potente che ha il merito di ricordarci con leggerezza che la vita non può esaurirsi nella competizione e non si fa intrappolare da punti e classifiche, è piuttosto un percorso …meglio godersi il viaggio.








