Incidente durante bracconaggio a Sessa: porto d'armi sospeso all'amico dopo lite
Il nuovo dettaglio che emerge dall'indagine sulla morte del 67enne Antonio Padolone

SESSA AURUNCA/CELLOLE – Nuovo passo in avanti nel tragico episodio di bracconaggio nel quale ha perso la vita, colpito da un colpo di fucile esploso dall’amico, Antonio Padolone 67enne di Sessa Aurunca.
Porto d'arma revocato dopo una lite
Ad essere indagato è l’amico Antimo Palmieri, 47enne di Cellole, e proprio sul suo conto dall’indagine sono emersi altri importati dettagli. L’uomo infatti aveva il porto d’armi sospeso. Il provvedimento venne emesso al termine di una lite con minacce. In quel frangente venne anche revocato il permesso di caccia. Questo non fa altro che confermare quindi, insieme alla violazione della legge sull’attività venatoria, l’episodio di bracconaggio in cui si trovavano i due.
L'indagine
Secondo quanto ricostruito, la dinamica dell'incidente è stata drammatica: l’uomo sarebbe scivolato, facendo partire un colpo dal fucile a pallettoni, che lo ha centrato in pieno all'addome. Nonostante i tentativi di soccorso, Podolone non è riuscito a sopravvivere. Le forze dell'ordine, giunte sul posto, hanno avviato le indagini per comprendere meglio le circostanze che hanno portato al decesso. I carabinieri stanno cercando di stabilire con esattezza se ci siano state negligenze o comportamenti imprudenti che abbiano causato l’incidente.