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SAN CIPRIANO D'AVERSA (Lucia Sforza)- E' stata formalmente fissata l’udienza preliminare per un gruppo di tredici persone ritenute figure chiave del cosiddetto “gruppo misto” del potente clan dei Casalesi

Racket delle scommesse del clan dei Casalesi: in 13 a processo

Questo sodalizio criminale, stando alle indagini, sarebbe stato particolarmente attivo nell'area che comprende Casal di principe, aversa e i comuni limitrofi, consolidando una vasta rete di controllo sul territorio e sulle attività economiche. Le accuse mosse dalla magistratura sono pesantissime e disegnano un quadro di estorsioni sistematiche e controllo del mercato dei giochi.


L'accusa è di estorsioni e imposizione di slot machine nel territorio


Il cuore dell'accusa si concentra sulla gestione di un vero e proprio racket delle scommesse e dei giochi d'azzardo. gli imputati sono accusati di aver gestito un vasto sistema di estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori locali, imponendo di fatto la distribuzione e l'installazione di slot machine e apparecchi da gioco all’interno dei locali commerciali dell’intero agro aversano. L'imposizione di queste macchinette da gioco costituiva, secondo la ricostruzione della procura, la principale e più lucrativa fonte di profitto per l'organizzazione.


Fissata l'udienza preliminare per il "gruppo misto" della cosca. Le accuse sono di estorsioni e imposizione di slot machine


La richiesta di rinvio a giudizio, frutto di una complessa attività investigativa, è stata presentata dal sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia di Napoli, dottor Vincenzo Ranieri. Tale richiesta è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari (gip) del tribunale di Napoli, dottoressa Donatella Bove. Gli imputati dovranno comparire in aula per l'inizio del dibattimento nel mese di dicembre. Il procedimento mira a smantellare non solo gli esecutori materiali, ma l'intera catena di comando e controllo economico del clan.


I nomi degli imputati: tra loro anche collaboratori di giustizia


Il lungo elenco degli imputati che compariranno in aula include figure note alle cronache giudiziarie e persone considerate elementi di spicco dell’organizzazione camorristica:

  • Nicola Annibale
  • Angelo Compagnone (indicato come attuale collaboratore di giustizia)
  • Luigi Cirillo
  • Nunzio Clarelli
  • Giuseppe D’ausilio
  • Massimo Diana
  • Mario Maisto
  • Emilio Mazzarella
  • Oreste Reccia
  • Marco Simonetti
  • Salvatore Venosa (collaboratore di giustizia)
  • Umberto Venosa (già ex collaboratore)
  • Francesco Vitolo

La presenza in questo elenco di due collaboratori di giustizia (compagnone e salvatore venosa), e un ex collaboratore, testimonia la complessità e l'intreccio interno all'organizzazione criminale e la volontà delle autorità di fare piena luce su tutte le dinamiche operative.


La struttura del "gruppo misto" e l'area di influenza


Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo avrebbe agito come una struttura unitaria, frutto di una presunta fusione operativa tra diversi rami storici del clan casalesi. La leadership di questo "gruppo misto" sarebbe stata esercitata, in momenti differenti, prima da Salvatore Venosa e successivamente da Oreste Reccia.
le attività criminali documentate dagli inquirenti si sarebbero concentrate in un’ampia porzione dell'agro aversano, includendo i centri nevralgici di casal di principe, San Cipriano d’Aversa, Aversa, Frignano, San Marcellino e Carinaro. il processo che si aprirà a dicembre è atteso con grande attenzione per i possibili risvolti sul controllo economico e l'influenza camorristica in questa cruciale area del casertano.