A processo per i danni nella casa dell'imprenditore: proiettati i filmati in aula
Immagini chiave in aula per il caso delle due donne accusate di essersi introdotte in casa dell’amico imprenditore danneggiando opere d’arte e oggetti di valore.

Lucia Sforza
Momento di svolta nel processo a carico di V. T., 29 anni di Alvignano, e I. S., 31 anni di Alife, imputate per violazione di domicilio e deturpamento e imbrattamento di cose altrui. Durante l’udienza, sono stati proiettati in aula i filmati di videosorveglianza dell’abitazione di G. P., imprenditore nel settore caseario, che si è costituito parte civile.
I video acquisiti come prova chiave
I video, acquisiti come prova chiave, sono stati mostrati dinanzi al giudice monocratico Luigi Ferraiuolo presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e hanno creato tensione tra le parti. Secondo l’accusa rappresentata dalla PM Anna Ida Capone, le due donne – un tempo amiche dell’imprenditore – si sarebbero introdotte nell’abitazione restando contro la volontà del proprietario, danneggiando con una penna a sfera due opere d’arte firmate Pier Toffoletti e Domenico Di Genni e vandalizzando diversi oggetti, muri, abiti e ceramiche con bottiglie di vino e spumante.
L'origine dell'indagine e le difese
Il procedimento nasce da una querela presentata dallo stesso imprenditore, assistito dagli avvocati Raffaele Gaetano Crisileo e Gaetano Crisileo, che ha denunciato i fatti ai carabinieri di Alvignano. Le due imputate, difese dagli avvocati Giuseppe Rochira e Dario Mancino, hanno respinto le accuse, offrendo una versione dei fatti alternativa durante la precedente udienza.
Prossima Udienza
La prossima udienza, prevista per ottobre, vedrà l’ascolto dei testimoni della difesa. Dopo oltre due anni di processo, si avvicina la fine di una vicenda giudiziaria complessa, che ruota attorno a rapporti personali incrinati e danni stimati per migliaia di euro.