Pasti scadenti e diversi dal menù, la protesta dei pazienti dell'ospedale
La segnalazione è stata raccolta dall'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate"

CASERTA – Pasti di scarsa qualità e diversi da quanto previsto dal menù autorizzato. E’ questa la protesta che arriva dalle segnalazioni dei pazienti dell’ospedale “Sant’Anna e Sebastiano” di Caserta
La protesta
La protesta è stata raccolta anche dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”. Stando a quanto emerso: “ogni mattina, puntualmente, un incaricato passa di stanza in stanza per annotare le preferenze culinarie dei pazienti. Si compila una lista, si annotano scelte e desideri. Tutto sembrerebbe funzionare secondo uno schema razionale. Eppure, quando giunge l’ora del pranzo, quella lista sembra svanita nel nulla: al posto del piatto richiesto, viene servita tutt’altra pietanza. L’incongruenza è frequente e alimenta frustrazione tra i degenti, che si domandano con amarezza quale sia lo scopo di interpellarli, se poi le loro preferenze vengono ignorate”.
Pasti scadenti
Oltre alle incongruenze, a mandare su tutte le furie i pazienti è la qualità del cibo ricevuto: brodi annacquati, quasi trasparenti, nei quali galleggia una quantità irrisoria di pasta o riso. Il sapore è assente, gli ingredienti scarsi, i condimenti quasi inesistenti. Il secondo piatto, spesso definito “triste”, appare scialbo, insapore e visivamente poco invitante, al punto da risultare, in taluni casi, immangiabile. In diversi casi, la situazione sfocia in una rinuncia totale al pasto ospedaliero. I pazienti, pur debilitati, si vedono costretti a chiedere ai familiari di portare loro del cibo da casa, per evitare di trascorrere giorni a digiuno. Un esempio emblematico riguarda un degente che, nel corso di una settimana di ricovero, ha perso circa due chili, mettendo a rischio il proprio equilibrio nutrizionale e aumentando la possibilità di contrarre infezioni nosocomiali”.