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Lucia Sforza 


Nuovo attacco alla legalità nel Casertano

Santa Maria la Fossa – Per il terzo anno consecutivo, un atto intimidatorio ha colpito un bene confiscato alla camorra nella provincia di Caserta. Nella tarda serata di ieri, un incendio doloso ha devastato il raccolto della cooperativa Terra Felix, che gestisce il fondo agricolo appartenuto al boss Francesco Schiavone, alias Sandokan, storico capo del clan dei Casalesi.


Danni incalcolabili: “Abbiamo perso tutto”

Le fiamme hanno divorato campi interi, proprio a ridosso del periodo di raccolta previsto per i primi di agosto. “Abbiamo perso tutto – ha denunciato Francesco Pascale, presidente della cooperativa – i danni economici sono enormi”. Il terreno, simbolo di riscatto sociale e legalità, è da anni nel mirino di gesti intimidatori sistematici, a testimonianza di quanto il recupero dei beni mafiosi possa infastidire gli interessi criminali.


Legacoop: “Un’azione vile, ma non ci arrendiamo”

Durissima la reazione di Anna Ceprano, presidente di Legacoop Campania: “È un’azione riprovevole, ma non ci fermeremo. Terra Felix continuerà la sua missione di restituire alla comunità beni strappati alla camorra. Chiediamo alle istituzioni e alle forze dell’ordine un impegno ancora più deciso per proteggere questi presidi di legalità”.


Una sfida che continua

L’attacco di ieri si inserisce in una lunga serie di episodi simili registrati negli ultimi anni. “Siamo stanchi ma determinati – ribadisce Terra Felix – perché ogni raccolto bruciato non è solo un danno economico, è un messaggio di paura che noi respingiamo. La nostra battaglia per la legalità e per un lavoro libero dalle mafie non si ferma”.