Jabil, lavoratori in sciopero e protesta davanti al consolato americano
Sindacati e dipendenti sul piede di guerra: "Anche la Politica scenda in campo al nostro fianco"

MARCIANISE - I lavoratori dello stabilimento di Marcianise della multinazionale Usa Jabil manifesteranno oggi davanti al Consolato americano a Napoli, in quella che una nota dei delegati sindacali aziendali (Rsu) definisce "una delle tappe di protesta che ci siamo prefissati, in questa nostra marcia verso un unico obiettivo comune: quello di non far svincolare Jabil dal nostro sito".
Momenti decisivi
La vertenza è ormai arrivata ai momenti decisivi; l'azienda Usa ha già più volte ribadito che se ne andrà da Marcianise, e per questo nelle scorse settimane ha avviato e concluso passi concreti come la procedura di licenziamento collettivo per i 405 dipendenti del sito produttivo casertano. Non è ancora invece conclusa l'altra procedura avviata dalla Jabil, ovvero quella di cessione unilaterale dello stabilimento di Marcianise con i suoi dipendenti alla Tma, nuova società composta dalla Tme di Portico di Caserta e da Invitalia, braccio operativo del Ministero dell'Economia. Dal canto loro i lavoratori hanno sempre ribadito il loro "no" alla cessione, anche perché conoscono bene il management dell'azienda Tme di Portico (ha il 55% delle quote di Tma), fondata proprio da un ex dipendente Jabil. La procedura di cessione unilaterale dovrebbe concludersi ad inizio luglio.
Sciopero e presidio davanti ai cancelli
Nella nota in cui annuncia la manifestazione al consolato, la Rsu spiega che "oggi sarà una giornata di forte protesta per la popolazione Jabil di Marcianise. Con una vertenza che stagna nelle stanze del potere, Sindacato e Lavoratori hanno deciso da tempo di contrastare, con tutti i mezzi a loro disposizione, scelte preconfezionate ed indigeste. Anche la Politica dovrà tornare a scendere in campo, questa volta al nostro fianco, se ha ben compreso il messaggio lanciato in questo anno di vertenza dai lavoratori tutti". Per oggi, al fine di favorire la massima adesione dei lavoratori all'iniziativa di protesta, è stato proclamato uno sciopero di 8 ore che coinvolgerà tutti i turni di lavoro, con presidio ai cancelli.