Giovane disabile esclusa dal concerto alla Reggia di Carditello: si mobilita la Cisal
L'AITH Cisal ha interpellato già il garante per i diritti delle persone con disabilità

CASERTA - Un cittadino, genitore di una giovane disabile, ha formalmente richiesto, ai sensi della normativa vigente in materia di accesso agevolato agli eventi culturali, la possibilità di usufruire di un posto riservato per la figlia, con relativo accompagnamento al concerto tenutosi giorni fa presso la Reggia di Carditello. Rivoltosi inizialmente alla piattaforma digitale preposta alla bigliettazione, è stato da questa rinviato alla Fondazione Carditello, la quale, a sua volta, ha demandato la competenza a un secondo operatore. Nonostante reiterate istanze inviate mediante comunicazioni protocollate, nessuna risposta è mai pervenuta, neppure a evento concluso.
Si mobilita il sindacato
Alla luce della totale assenza di riscontri e della palese incertezza amministrativa nella gestione delle richieste da parte degli enti coinvolti, AITH CISAL ha prontamente sottoposto la questione all’attenzione del Garante per i diritti delle persone con disabilità. Il Garante, come riferito dall’organizzazione sindacale con sede in via Unità Italiana, ha risposto in tempi rapidi, riconoscendo la criticità segnalata e procedendo alla relativa trasmissione della segnalazione alla Fondazione Carditello.

La soddisfazione
“L’intervento del nostro sindacato – dichiara il dottor Luciano Gentile, responsabile AITH CISAL Caserta – è stato condotto nell’interesse collettivo di tutte le persone con disabilità aventi diritto. Un tempo, l’esibizione della documentazione attestante i benefici della Legge 104 era condizione sufficiente per l’accesso ai posti dedicati; oggi, invece, si assiste a un’insostenibile burocratizzazione del diritto, che si traduce in ostacoli sistemici. Esprimiamo apprezzamento per la sollecitudine e l’attenzione del Garante, e nel contempo ribadiamo con fermezza che non può essere tollerata alcuna forma, diretta o indiretta, di esclusione dai contesti culturali pubblici.”